Chissà se Giorgia ha fatto un post come nel caso rompicoglioni – non lui, poveretto, ma quelli che ci speculano – capoverdiano.
La città di Macerata ha voluto ricordare con un momento di raccoglimento ai giardini Diaz Pamela Mastropietro in occasione del quinto anniversario dalla morte della 18enne, uccisa il 30 gennaio del 2018 da un richiedente asilo nigeriano: il corpo fatti a pezzi e chiuso in due valige fu trovato il giorno dopo nelle campagne del Maceratese. Per la sua morte è stato condannato all’ergastolo il pusher nigeriano Innocent Oseghale per anni mantenuto dai cittadini e ospitato dalla Chiesa.
Assenti tutti i leader nazionali di partito.
Un momento di riflessione e preghiera a Macerata per Pamela Pamela Mastropietro, la 18enne uccisa e fatta a pezzi il 30 gennaio 2018, nel quinto anniversario della morte.
La breve cerimonia, voluta dall’amministrazione comunale, si è tenuta stamane, ai Giardini Diaz, dove due anni fa è stata installata una targa in memoria della ragazza.
Come simbolo di rinascita, speranza e ricordo sono state messe a terra due piante sempreverdi: un agazzino e un mandarino giapponese. Per l’omicidio di Pamela il nigeriano Innocent Oseghale sta scontando l’ergastolo, ma è in corso un processo d’appello bis davanti alla Corte d’assise di appello di Perugia per la sola accusa di violenza sessuale. “La città di Macerata ha il dovere di ricordare Pamela Mastropietro ed esprimere vicinanza ai suoi familiari che stanno ancora cercando la verità – ha detto il sindaco Sandro Parcaroli, dopo il momento di preghiera guidato da don Andrea Leonesi -. In questa giornata di commemorazione, l’augurio è di avere una comunità sempre più coesa per combattere contro il male dei nostri tempi, l’indifferenza; che il ricordo di Pamela generi vita e speranza nel solco dei valori positivi della vita”. “È doveroso da parte nostra non solo ricordare Pamela Mastropietro, ma ripartire da qui per avere uno sguardo sollecito nei confronti dei tanti giovani fragili che oggi hanno necessità di essere supportati dalle istituzioni – il commento del vice sindaco e assessore alle Politiche Sociali Francesca D’Alessandro -. Pamela ha subito una violenza inaudita, ma insieme a lei vogliamo dare un segnale di speranza nella direzione di un sempre tangibile percorso di aiuto, ascolto e comprensione; che questa commemorazione possa rappresentare un forte segnale alla cittadinanza da parte delle istituzioni”. Presenti alla cerimonia il prefetto Flavio Ferdani, il questore Vincenzo Trombadore, il comandante provinciale dei carabinieri Nicola Candido, la giunta comunale, il presidente del Consiglio comunale Francesco Luciani e vari consiglieri comunali.
Cazzate. Vuoi proteggere le donne? Chiudi le frontiere.
Vergognoso che l’intera classe politica si sia da tempo dimenticata della vicenda Mastropietro.