Picchiati a cinghiate di ferro da africano al grido “Allah akbar”

Vox
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Un’aggressione nel cuore della notte. Due studenti universitari colpiti con violenza alla testa e alle mani con la catena di una bicicletta da un rapinatore solitario, che prima li ha malmenati, poi è fuggito con la loro bici. La violenza si è consumata poco dopo mezzanotte di giovedì in via Boito, a Monza.

I due giovani, insanguinati e sotto choc, hanno chiesto l’intervento della polizia. Entrambi sono stati trasportati da un’ambulanza al pronto soccorso del San Gerardo di Monza per accertamenti: ad uno di loro, un 22enne, i medici hanno riscontrato un trauma cranico con una prognosi di 15 giorni. Subito sono scattate le indagini e le ricerche del rapinatore: un uomo, apparentemente di origini nordafricane, che li avrebbe aggrediti urlando frasi in lingua araba.

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“Si è impossessato della catena della bicicletta e ha iniziato a colpirci, poi è fuggito con la bici”, il racconto dei due giovani che hanno fornito una descrizione dettagliata del malvivente. Gli agenti delle Volanti lo hanno fermato poco dopo, proprio nei pressi del Pronto soccorso dove era andato a farsi medicare perché durante l’aggressione anche lui si era ferito. In manette è finito un 23enne egiziano, senza fissa dimora, irregolare sul territorio e destinatario di un ordine di allontanamento emesso dal questore l’11 dicembre scorso. E’ stato sottoposto a fermo per rapina aggravata e portato in carcere a Monza.

Picchiati a cinghiate da africano




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