Il pagamento avviene presso gli uffici postali, dopo aver ricevuto l’email e l’sms che comunicano al richiedente il diritto al beneficio. Per il ritiro degli importi, è necessario esibire i documenti delle persone per le quali è stato chiesto l’aiuto, e la ricevuta della domanda di permesso di soggiorno per protezione temporanea, rilasciata dalla Questura.
Finora il contributo di sostentamento previsto dal Dl 21/2022 e disciplinato dall’Ordinanza della Protezione civile 881/2022 è stato richiesto per 45.658 persone, minori compresi.
Per le richieste arrivate alla Protezione civile fino a quella data (tramite la piattaforma online https://contributo-emergenzaucraina.protezionecivile.gov.it ), sono stati disposti finora 22mila pagamenti. Il contributo, però, è stato materialmente ritirato da 18mila richiedenti, con una spesa di 9 milioni di euro. «Più o meno 4mila persone – fanno sapere dal Dipartimento guidato da Francesco Curcio – non si sono presentate agli uffici postali. Si può ipotizzare che si presenteranno in futuro, o che un certo numero di cittadini ucraini sia già ripartito dall’Italia, per tornare in patria».
Le domande sono state presentate da 35mila richiedenti (nel caso di una famiglia di 5 persone, ad esempio, il richiedente può essere il capofamiglia o la madre, ma i beneficiari saranno tutti).
Una famiglia di 5 persone incassa più di mille euro. Certo, quanto incassa un africano arrivato col barcone. Ma sempre più di quanto incassano gli italiani.
Poiché le richieste di permesso di soggiorno per protezione temporanea presentate finora sono 111.259 (65.612 adulti e 45.647 minori), il contributo di sostentamento è stato richiesto nel 41% dei casi.
Dopodomani invece io contribuiro’ con un botto di tasse a mantenere oltre che i nostri, questi altri parassiti, draghimangiamerda