Uno ha patteggiato. Due sono stati assolti. Due erano presunti minori quindi non imputabili. E gli altri non li hanno mai trovati.

Finisce con l’assoluzione piena il processo a carico di due giovani accusati di rapina e lesioni ai danni di due coetanei: lo ha stabilito il gup di Imperia, Paolo Luppi. Alla sbarra c’erano due ragazzini marocchini M.E., 20 anni difeso dall’avvocato Mario Ventimiglia, e M.E., 22 anni assistito dal legale Claire Cali. Un terzo imputato T.C, 21 anni di Sanremo, ha patteggiato invece la condanna a 2 anni e sei mesi con pena sospesa e il pagamento di 2 mila euro a titolo risarcimento danni.

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I fatti risalgono al 3 novembre del 2019 e sono avvenuti a Sanremo, all’esterno di un locale nella centralissima via Roma. Per l’accusa, rappresentata dal pm Luca Scorza Azzarà che aveva richiesto la condanna degli imputati a 4 anni e 4 mesi di carcere, i tre imputati insieme ad altri due ragazzini, all’epoca dei fatti minorenni per cui è pendente un separato processo dinanzi al Tribunale dei Minori, avrebbero prima offeso un coetaneo chiamandolo ‘frocio’ e poi una volta che quest’ultimo si sarebbe avvicinato per chiedere spiegazione lo avrebbero circondato e poi “trascinato per strada” ed infine lo avrebbero colpito con calci e pugni. Inoltre erano accusati di avergli rubato il portafoglio. Il reato era aggravato dall’averlo commesso in più persone riunite e di aver partecipato con due minori.

I giovani alla sbarra erano anche accusati di lesioni nei confronti dei due ragazzi poiché ad uno dei due avrebbero provocato la frattura di tre dita del piede: trauma per cui è stata stabilita una prognosi di 30 giorni.

All’esito del processo di primo grado il gup ha quindi sposato l’impianto difensivo non ravvisando che possa integrarsi il reato di rapina né che ci siano elementi sufficienti a comprovare l’aggressione.

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