Quirinale, Giorgetti verso dimissioni da governo: “Serve nuova fase”

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La conferma di Sergio Mattarella potrebbe avere un primo effetto positivo: le dimissioni da ministro di Giancarlo Giorgetti. A parlarne è stato lui stesso conversando con i cronisti, prima con una dichiarazione più sibillina poi con un’ammissione più esplicita. «Ci sarà una svolta in giornata», ha detto il ministro leghista nella tarda mattinata, quando ancora i capigruppo non erano saliti al Colle per conferire col presidente della Repubblica. Alla domanda se questa svolta portasse al Quirinale, Giorgetti ha replicato dicendo che «per me porta a casa, per qualcun altro porta al Quirinale, magari a restare al Quirinale».

Più tardi, poi, è stata l’agenzia di stampa Agi a battere la notizia che a domanda diretta sugli scenari post Quirinale, Giorgetti ha risposto che una sua uscita dal governo «è un’ipotesi, magari c’è da migliorare la squadra». «Intanto – ha concluso – oggi vado a casa». Nessun chiarimento, invece, sulle ragioni di una presa di posizione di questa natura.

È noto che Giorgetti al Quirinale avrebbe voluto fortemente Mario Draghi. Un presidente garante dei poteri forti che avrebbe chiuso per almeno sette anni la possibilità di un vero presidente del popolo al Quirinale, al contrario del vecchio Mattarella.

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Ancora migliore sarebbe se tutta la Lega uscisse dal governo. Una decina di mesi all’opposizione è quello che serve. Ma saranno così intelligenti da capirlo? Probabilmente no.

“Dimissioni? Per affrontare questa nuova fase serve una messa a punto: il Governo con la sua maggioranza adotti un nuovo tipo di metodo di lavoro che ci permetta di affrontare in maniera costruttiva i tanti dossier, anche divisi, per non trasformare quest’anno in una lunghissima, dannosa campagna elettorale che non serve al paese”. Lo dice il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti al termine di un incontro con il segretario della Lega Matteo Salvini.

In mattinata erano girate voci di un possibile addio al governo del vicesegretario della Lega. Una mossa rilanciata da fonti parlamentari, che la mettono in relazione alla ‘svolta’ sul Colle. In Transatlantico il leghista lombardo aveva risposto con un sibillino “Qualcuno resta al Colle, io torno a casa”. Sul possibile passo indietro. Ora la nota con la precisazione del numero due della Lega.

Giorgetti ha poi aggiunto: “Sono felice che Mattarella abbia accettato con senso di responsabilità l’intenzione del Parlamento di indicarlo alla presidenza della Repubblica”. A quanto viene reso noto i due esponenti della Lega, Salvini e Giorgetti, hanno chiesto un incontro a Mario Draghi.




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