Non è certamente un caso se le centinaia di stupratori di Capodanno a Milano erano nordafricani. Arrivano coi barconi o nascono in Italia da genitori ‘integrati’, e poi stuprano. Lo dicono i dati.

La propensione alle violenze sessuali dei tunisini è 22,3 volte superiore rispetto a quella degli italiani

⚠️Allarme criminalità degli immigrati: la propensione al crimine degli immigrati è 4,7 volte superiore a quella degli italiani, addirittura quella dei tunisini è 16,1 volte superiore.

La mia analisi dei dati Istat. https://t.co/LuFTjXxdO3

— Francesca Totolo 2 (@fratotolo2) January 17, 2022

Questo significa che se in Italia abitassero 55 milioni di tunisini invece di 55 milioni di italiani, ci sarebbero 22 volte gli stupri che ci sono adesso: un inferno afroislamico.

Dalla Tunisia, provengono la maggioranza degli immigrati sbarcati in Italia, quasi 50mila negli ultimi sei anni. Dal 2016 al 2020, i tunisini sono stati arrestati/denunciati per 455 violenze sessuali, per 5.013 lesioni dolose, per 137 sequestri di persona, per 10.089 furti, per 3.223 rapine, per 14.049 reati connessi allo spaccio di stupefacenti, e per 636 reati di stalking.

Un governo serio chiuderebbe le frontiere ai tunisini. Non solo a quelli che arrivano sui barconi: azzererebbe totalmente l’immigrazione da un Paese che i dati ci dicono essere esportatore netto di stupratori in Italia.

Qui trovate la cronaca giorno per giorno di tutti i loro crimini:

http://tuttiicriminidegliimmigrati.com/