Mesi per riavere la casa occupata da tre spacciatori africani

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Privata del proprio stesso immobile. Un appartamento in un condominio di via Ferrara, che solo ieri è tornato in possesso del legittimo proprietario, una donna italiana di 39 anni, dopo essersene vista espropriata illegalmente da parte di tre occupanti abusivi. La proprietà l’altro ieri è stata riconsegnata alla donna dopo una brutta esperienza, a cui solo l’intervento del personale della polizia del commissariato Bolognina-Pontevecchio è riuscito a mettere una pezza.

L’appartamento infatti ad agosto era stato liberato dall’ultimo occupante, un cittadino italiano di origine moldava che viveva lì con un regolare contratto triennale. In questo frangente però, le chiavi dell’appartamento erano passate di mano, arrivando all’uso di tre marocchini di 26, 30 e 24 anni. Tre persone che per un paio di mesi si sono stabiliti nell’appartamento abusivamente, cambiando persino le serrature in modo da impedire alla proprietaria di tornarne in possesso.

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Una situazione aggravata dai danneggiamenti e dal degrado che durante l’occupazione i marocchini avrebbero perpetrato nell’abitazione, tanto da portare i condomini a presentare diversi esposti, in aggiunta alla denuncia e querela avanzata alla Questura dalla stessa proprietaria 39enne. Il risultato è stato quindi l’intervento delle forze dell’ordine, che intervenendo nella casa hanno sorpreso i tre soggetti con 4 involucri di sostanze stupefacenti, uno di cocaina, due di hashish e uno di una sostanza ancora da definire. Inoltre, i tre marocchini avevano anche due tessere sanitarie, una oggetto di smarrimento, l’altra di furto. I tre sono perciò stati denunciati per occupazione abusiva di immobile, per spaccio e ricettazione, oltre ad essere stati posti a disposizione dell’ufficio immigrazione quali destinatari di un decreto di espulsione dal territorio nazionale.

Casa occupata abusivamente in via Ferrara a Bologna: l'odissea




2 pensieri su “Mesi per riavere la casa occupata da tre spacciatori africani”

  1. Cosa vuol dire “posti a disposizione dell’ufficio immigrazione quali destinatari di un decreto di espulsione”?
    Vanno schiaffati in galera fino a che non è possibile caricarli su un volo diretto (con accompagnamento coatto) per Rabat.

  2. Se questa donna si fosse recata da uno del “giro”si sarebbe risparmiata soldi e perdite di tempo.

I commenti sono chiusi.