Immigrati prendono il reddito di cittadinanza e poi ci deridono:”questi coglioni accettano pure”

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E hanno ragione a prenderci in giro. Quale Paese, se non uno preso in ostaggio da un branco di checche grilline e piddine, darebbe un reddito di cittadinanza ai propri invasori?

Reddito di cittadinanza anche a 9.000 romeni mai stati in Italia

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“Sti coglioni dell’Inps hanno accettato le domande dei rumeni”. Questo è uno dei messaggi intercettati all’interno della chat utilizzata dai capi dell’organizzazione che ha incassato quasi 15 milioni di euro da una maxi-truffa sul reddito di cittadinanza. Come scrive il gip Teresa De Pascale, tale gruppo criminale si distingueva per “l’estrema professionalità a delinquere”, sfruttando le zone grigie della legge.

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Questa organizzazione si è rivelata capace di “insinuarsi nelle maglie della burocrazia volta alla predisposizione delle pratiche di reddito di cittadinanza e di emergenza” e di architettare un vero e proprio business “imprescindibilmente legato alla conoscenza di cavilli procedurali”. Erano così bravi a truffare il sistema che se ne prendevano gioco, definendo “cogl***” i dipendenti dell’Inps che accoglievano le loro domande. Di queste ne sono state inoltrate circa seimila, tutte a favore di cittadini rumeni fantasma, che in realtà non avevano i requisiti per ottenere il reddito.

E così il gruppo criminale ha incassato 14,6 milioni, procurando un danno allo Stato di oltre 60 milioni. In pratica gli ideatori della truffa si presentavano ai Caf con pacchetti di richieste di reddito di cittadinanza intestate a persone originarie della Romania, che però contrariamente a quanto dichiarato non hanno mai vissuto a Milano né tanto meno in Italia.




3 pensieri su “Immigrati prendono il reddito di cittadinanza e poi ci deridono:”questi coglioni accettano pure””

  1. non riescono a recuperare i soldi con i truffatori? allora li devono addebitare ai vari CAF che hanno accolto con sufficienza e senza attenzione le domande e gli impiegati dell’INPS che non hanno vagliato bene la situazione dei richiedenti.

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