Dopo quanto accaduto nelle elezioni comunali, con l’astensione del 56 per cento degli aventi diritto, nessun sindaco è legittimato democraticamente. Di più: lo stesso regime liberale, quello che il fantoccio piddino ha definito “arco costituzionale”, non è democraticamente legittimato.
Potremmo anche commentare la debacle dei candidati moderati presentati da Salvini, in ossequio alla minoranza berlusconiana, ma la questione è molto più profonda. Più della metà degli italiani non è rappresentato dalle strutture ‘democratiche’ di questo Paese: ergo, questo Paese non è democratico.
Da quando Salvini ha dato retta a Giorgetti, ha dimezzato l’elettorato, fortunatamente solo ‘migrato’ verso Meloni. Ed è riuscito a dilapidare il consenso costruito quando era al Viminale. Che cazzo votarlo a fare, se governa con Lamorgese e Speranza?
Serve una svolta ‘estremista’. Più ‘Puzzer’ e meno Giorgetti. Serve che Salvini mandi affanculo Draghi e lo sciroccato mattarello. Il popolo nn vuole alternanza, vuole alternative.
Se mi presenti le copie sconosciute dei candidati avversari, la tua gente non si presenta.
Ma, ripetiamo, qui è tutto il regime che non è più legittimo: quando un sindaco viene eletto con il 60 per cento del 40 per cento, significa che rappresenta meno del 30 per cento dei cittadini.
Un’altra riflessione: in altre epoche, come accaduto al tempo di Rutelli, con affluenze così similmente basse, la sinistra vinceva con distacchi abissali al primo turno, e questo significa che loro sono sempre meno. Infatti poi alle politiche, quando votano tutti, straperdono. Come dicono anche i sondaggi. A meno che Salvini e Meloni non continuino a ‘chiedere’ alla propria gente di stare a casa.
Non essere andati a votare non ha giovato alla situazione: ha vinto la sinistra
Ancora con “sinistra” e “destra”? Ma non lo vedi che sono pappa e ciccia e che chi non approva la linea del Partito Unico di Governo e (finta) Opposizione è SENZA RAPPRESENTANZA?
OLOGRAMMI DI REGIME