Draghi prepara la stretta anti-proteste: il regime è terrorizzato dal popolo

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Da ora in poi non ci sarà più spazio per il dissenso, la nuova linea dettata dalla presidenza del Consiglio prevede una stretta per stroncare le proteste sul nascere.

Domani si parlerà anche di questo nel Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza convocato dal ministro Lamorgese. Si discuterà di come alzare il livello di attenzione e di quali indicazioni dare a chi in strada gestisce le manifestazioni, che da ora in poi dovranno essere statiche, meglio pianificate e lontane dai luoghi sensibili.

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Soprattutto l’intelligence dovrà monitorare gli ambienti più estremisti, quelli che hanno dimostrato di essere capaci di cavalcare il malcontento di chi vuole fermare la «dittatura» del green pass. Volti mai visti, di gente nuova alle proteste ma comunque pronta ad andare fino in fondo.

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Anche i servizi sono in stato di allerta. Il Copasir ha predisposto l’audizione del direttore dell’Aisi, il generale Mario Parente, e sollecitato un’informativa urgente alla Lamorgese. Gli analisti, intanto, cercano di capire come sabato si sia potuti arrivare a tanto. Certamente sono stati sottovalutati i numeri: si aspettavano circa 3mila persone, e su quella cifra era stato tarato il dispositivo di ordine pubblico, ma ne sono arrivate molte di più, forse 10mila. «Solo nelle ultime ore prima dell’evento – ha ammesso il prefetto Matteo Piantedosi – è stato possibile rilevare un livello della partecipazione non solo quantitativamente molto elevato, ma pure caratterizzato dalla variegata composizione dell’adesione alla manifestazione», con «persone comuni» sommate a «gruppi organizzati di facinorosi». L’errore principale è stato probabilmente questo. Non a caso ora l’input è quello di potenziare il monitoraggio della galassia no vax e dei movimenti che la sostengono, a partire dai social.

Erano centomila. E saranno molti di più. Avevano organizzato tutto per creare disordini con agenti infiltrati ma gli è sfuggito di mano.




15 pensieri su “Draghi prepara la stretta anti-proteste: il regime è terrorizzato dal popolo”

  1. Quella del “vietare i cortei” è un’uscita semplicemente patetica. C’è gente riunita in una piazza. A un certo punto, decidendo ciascuno di testa propria (qualcuno li obbliga?) si incamminano. Essendo stati in gruppo nella piazza, è OVVIO che nel loro camminare si muoveranno altrettanto in gruppo, che altro potrebbero fare? Cosa distingue un “corteo” da gente che cammina in gruppo nella stessa direzione? Vigliono vietare di camminare in gruppo per la stessa via? Allora occorre vietare anche le cosiddette “vasche” che sono abituali in ogni via principale di ogni città…

    Dimenticavo… l’han già fatto… l’han chiamato “distanziamento sociale” e lockdown.

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