Università di Torino come l'Unione Sovietica dei Gulag. Studentessa senza passaporto sanitario respinta all'entrata dal piantone: "Se il suo lavoro sarà quello di deportare qualcuno?" Il piantone, in presenza di diversi testimoni tra cui agenti delle forze dell'Ordine: "Lo farò!" pic.twitter.com/q6nvTPv1N2
— RadioSavana (@RadioSavana) September 9, 2021
Mentre i media vaneggiano di ‘terroristi no vax’, in realtà un gruppetto di sfigati che scriveva cose su Telegram, la realtà è diversa:
#GreenPass, discriminazione e violenza: due casi nella prima settimana all’#Università di #Torino. @unito Vi invito a leggere quello che sta succedendo ➡️ https://t.co/JWtRM7qlaq pic.twitter.com/LM4fIojQCe
— Luca Donadel (@realDonadelLuca) September 9, 2021
Stronzo, io ho avuto parenti nei campi di prigionia di guerra e ti assicuro che stavano peggio……anche se avevano la buccia dura, vuoi che ti dica in che condizioni sono tornati???
Vuoi che ti dica come stavano gli Italiani tra cui moltissimi CIVILI prigionieri in nord africa dagli americani, e i supplizi che hanno subito??? E quelli che sono stati deportati in america dai tuoi liberatori, vuoi che ti dica che fine hanno fatto???
Posso continuare all’ infinito……perchè ho studiato più di te!!!!!
non per questo bisogna stravolgere la verita
altrimenti i leghisti non capiscono mai un cazzo
cosi come gli stretti collegamenti che ci sono tra Green pass e Ahnen pass
Nei commenti qui sopra, tanti ricordano i documenti che descrivono le condizioni misere dei perseguitati di quasi un secolo fa, documenti che comprendono foto e filmati.
Non desidero intervenire sul tema, ma colgo l’occasione per suggerire di far caso all’aspetto documentato di quei disperati, quindi confrontarlo con quello altrettanto documentato degli attuali fuggitivi da fame e guerra (tra l’altro spesso presuntamente sottoposti ad angherie e soprusi nei campi di detenzione libici, ma non solo), quindi trarre le conclusioni sulle BALLE che ci vengono raccontate nel tentativo di imporci indebiti sensi di colpa sui quali far leva.