Salvini: Ius soli? Italia vincente senza immigrati

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“Marcell Jacobs è più italiano di tanti italiani. Mi domando perché si debba fare polemica su due vittorie straordinarie” alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Così Matteo Salvini, ospite di ‘Controcorrente’su Retequattro. “Abbiamo due italiani, l’uomo più veloce del mondo e l’uomo che salta più in alto. Qualcuno, invece di festeggiare e parlare di orgoglio e futuro, la butta in politica. Vedo i parlamentari del Pd sullo ius soli… Malagò mi ha chiamato, spiegando che ce l’ha con la burocrazia. Lo ius soli con le medaglie vinte ieri non c’entra un fico secco: l’Italia, con la legge di oggi, è il paese che ha dato più cittadinanze. Più di Francia e Germania abbiamo concesso la cittadinanza a chi l’ha richiesta”, dice ancora Salvini, aggiungendo: “Godiamoci queste due vittorie straordinarie e lasciamo perdere la polemica politica…”.

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A parte un paio di sciocchezze, è chiaro che nessuna medaglia italiana a queste olimpiadi è arrivata ‘grazie’ a immigrati. E che queste due medaglie hanno nulla a che vedere con lo ius soli: anzi, tutto il contrario. Quindi si comprende come il Pd sia ossessionato con gli immigrati.

Vince l’oro un italiano come Tamberi? Ius soli. Vince uno italiano per ius sanguinis perché figlio di madre italiana? Ius soli. Quelli di sinistra sono una patologia mentale a parte.




8 pensieri su “Salvini: Ius soli? Italia vincente senza immigrati”

  1. Jacobs più italiano del sottoscritto non lo è nemmeno per il cazzo. Era e sarà sempre un mezzo ne(g)ro, per giunta da parte maschile. Non esistono ne(g)ri italiani.

    1. Mi sembra un po’ ingeneroso, come ha scritto la redazione lo ius sanguinis si acquisisce anche con un solo genitore. Inoltre i tratti di Jacobs pur leggermente ‘esotici’, non sono quelle tipiche di un mulatto. Probabilmente il padre ha una certa quota di sangue bianco. Comunque, milioni di Jacobs sarebbero un problema, come anche milioni di bellissime ucraine sarebbero un problema, se concentrate in un territorio limitato e non assimilate, poiché ciò andrebbe a modificare, permanentemente, l’etnia e la stessa cultura italiana, che varia leggermente da nord a sud e da est ad ovest, ma mantiene un continuum invidiabile rispetto a tante altre nazioni.

      1. Certo, l’assimilabiltà di elementi allogeni dipende generalmente dalla quantità, se sono di razza bianca. Invece quando si tratta di ne(g)ri, arabo-islamici, cinesi e altri, non è solo una questione quantitativa, ma soprattutto qualitativa.

        100 ucraini sono sicuramente più assimilabili di 1.000, perché affini razzialmente e culturalmente. Invece i ne(g)ri che siano 100 o 1.000 sono inassimilabili comunque, perché razzialmente e culturalmente troppo distanti da noi.

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