I clandestini africani si fingono maliani per risultare rifugiati di guerra. Una guerra che, tra l’altro, non c’è più, ma questo è un altro discorso.
Lo spiega Mahamoud Idrissa Boune, presidente del consiglio superiore dei maliani in Italia, a RomaToday: “Recentemente un uomo arrestato dalla polizia per aver danneggiato l’ambasciata della Costa d’Avorio, per evitare l’arresto aveva detto di essere maliano, un rifugiato della guerra. Fortunatamente ci siamo attivati e con il Commissariato di Porta Pia abbiamo ricostruito che l’uomo fosse un ivoriano e non del Mali. E’ un danno per la nostra comunità”.
E’ dal 2020 che l’Ambasciata del Mali a Roma ha avviato un’indagine approfondita per mettere a nudo i truffatori che sfruttano lo status di rifugiati di guerra per ottenere i relativi privilegi.