La Germania resta in lockdown perche’ il pericolo delle mutazioni del virus e’ “reale”, e solo con una riduzione praticamente radicale dei contagi il Paese puo’ prepararsi a una ormai probabile terza ondata della pandemia. Una ripresa particolarmente temibile, ha spiegato Angela Merkel in un altro appassionato discorso al Bundestag, dal momento che le tre varianti in circolazione “sono piu’ aggressive del virus finora conosciuto” e prenderanno “il sopravvento”. Che l’allarme sia ancora molto forte lo dimostra anche un altro provvedimento arrivato in serata: la Germania ha chiuso agli ingressi dal Tirolo austriaco e dalla Repubblica Ceca, catalogando questi territori fra quelli “a rischio variante”, come gia’ avvenuto per Gran Bretagna, Irlanda, Portogallo e Sudafrica.
L’ultima ondata di coronavirus si e’ abbattuta con tutta la sua forza sulla Repubblica Ceca, Paese verso il quale la Germania oggi ha deciso di chiudere le frontiere a partire da questa domenica. Su una popolazione di appena 10,7 milioni di abitanti, attualmente si registrano oltre 10 mila contagi giornalieri. Complessivamente, ad oggi si sono contate piu’ di un milione di infezioni da Covid (1.055.415), con un bilancio di 17.642 vittime. L’incidenza di contagio e’ da far tremare i polsi, avendo superato le 483 nuove infezioni su 100 mila abitanti nei sette giorni. Per avere un confronto, in Germania l’incidenza a livello nazionale e’ appena superiore ai 70 contagi su 100 mila abitanti. Per questa ragione il ministero degli Esteri di Berlino ha classificato la Repubblica Ceca come zona a rischio particolarmente elevata, classificazione per la quale basta un’incidenza di 200 contagi su 100 mila abitanti, ossia meno della meta’ attualmente registrata nel Paese.
Il Parlamento di Praga ha però respinto stasera la richiesta del governo di prolungare lo stato di emergenza per la pandemia di coronavirus. Lo stato di emergenza attualmente in vigore – il sesto a partire dal 20 settembre 2020 – si concludera’ il 14 febbraio, dopo di che le maggiori competenze passeranno alle giunte regionali.
Quello che ci fa pensare è la persistenza delle nuova varianti in zone dove ora sarebbe estate:
In Brasile 54.742 nuovi casi e 1.351 decessi
Se entrano in Italia mettiamo a rischio l’estate. Sarebbe una catastrofe. Per questo dobbiamo chiudere le frontiere da e verso quei Paesi. Riducendo al minimo gli spostamenti. E’ questa l’emergenza, non il ‘divieto di sosta dei pedoni’ o le chiusure interne.
Cfr. Il traballante approccio scientifico ai “nuovi ceppi mortali” di Sars-Cov-2
Rosemary Frei
vocidallastrada.org/2021/02/il-traballante-approccio-scientifico-ai.html