“C’è un legame fra ong e clandestini”, per questa frase Casarini lo denuncia e toghe lo trascinano in tribunale

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Le procure sono al servizio della peggiore sinistra. Salvini a processo per avere osato ‘diffamare’ la speronatrice tedesca Rackete, Sgarbi condannato per avere detto della Raggi quello che è a tutti evidente e, ora, il sindaco leghista di Sesto che deve andare a Palermo per essere interrogato, perché il noto pregiudicato Casarini, noto alla questura locale per “contatti con la criminalità organizzata”, lo querela.

La frase ‘incriminata’? “C’è un legame fra ong e clandestini”. Querelato da Casarini, il sindaco di Sesto San Giovanni è stato ascoltato in tribunale a Palermo. All’uscita ha ribadito la voglia di contrastare il business dell’immigrazione. Anche se questo ti porta davanti alle toghe. Rosse. Di vergogna.

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“Circa un anno fa, un oratorio della mia città ha organizzato una cena per raccogliere i fondi da destinare alla sua Ong”, ha detto Roberto Di Stefano raccontando li antefatti che l’hanno portato a Palermo. “Pur rispettando le idee di tutti, avevo semplicemente fatto notare che l’oratorio non fosse il luogo più adeguato per fare politica, ricordando come lo stesso Casarini fosse stato indagato per favoreggiamento all’immigrazione clandestina. Cosa certificata, poi, dalla realtà”, ha continuato Roberto Di Stefano. Il sindaco di Sesto San Giovanni ha evidenziato come il leader no-global pare sia solito adire le vie legali. “Anche Matteo Salvini è stato querelato da Casarini. In pratica, questo signore non vuole che si dica che c’è un legame tra alcune Ong e i clandestini. Immaginatevi quale grande offesa nei suoi confronti”.

Roberto Di Stefano nel suo intervento video ha difeso i principi fondanti della democrazia: “Forse, una certa sinistra non sa che la libertà di pensiero e di critica sono tutelate dalla Costituzione. Mi dispiace che la giustizia italiana debba perder tempo su queste cose”. Poi, in chiusura, promette di non fare nemmeno un passo indietro per portare avanti le battaglie della Lega in favore del Paese: “Insieme a Matteo Salvini ​continueremo sempre la nostra sacrosanta battaglia contro il business dell’immigrazione, senza nessun bavaglio. E se a qualcuno dà fastidio sappia che siamo in democrazia e si possono liberamente esprimere le proprie idee”.

Perché sia noto a tutti: c’è un legame tra ong e clandestini. E anche con gli scafisti.