Un cittadino bengalese di 30 anni arrivato in Italia sul solito barcone, e trasformato poi da clandestino a richiedente asilo per il solo fatto di averlo chiesto, è a processo con l’accusa di pedofilia: violenza sessuale ai danni di una bambina.
Siamo nell’estate del 2017 quando l’uomo giunto a Rimini insieme ad altri due connazionali era stato ospitato, su disposizione della Prefettura, in un hotel della provincia.
Lì ha importunato con atteggiamento morboso la figlia 11enne del proprietario dell’hotel. Con tentativi sempre più insistenti di molestare la bambina. Mettere a rischio la propria figlia per fare affari con l’invasione.
Immediata la denuncia da parte dei famigliari ai carabinieri. Nei giorni scorsi si è aperto il processo ed in aula sia l’undicenne che la mamma hanno confermato quanto denunciato. L’udienza è stata rinviata a fine febbraio.
E poi: ma quanto è ridicolo che si debba ospitare in hotel i cittadini del Bangladesh, che cazzo di guerra c’è, in Bangledesh? Nessuna. Anzi, è un Paese che accoglie i cosiddetti profughi rohingya espulsi dalla Birmania. Un controsenso.
Rimini? Sinistra , pci, pd, ?…………. gran..coglione
In Bangladesh non c’è un cazzo di guerra. Ci sono solo fancazzisti, da importare come manodopera “specializzata” per farli “lavorare” sotto stupefacenti presso certe grosse multinazionali schiavistiche di prodotti navali e simili… Noi lo sappiamo: i piaddiatri straccioni centrosocialari no.