Come avevamo previsto la settimana scorsa, ci stiamo avviando a superare i mille nuovi casi giornalieri: +947 casi, il giorno del primo lockdown erano stati 977, appena trenta di meno.
I tamponi effettuati sono stati 71.996, 5.446 in meno rispetto a ieri.
Il bollettino di oggi 21 agosto: 947 nuovi casi e 9 morti. Sono 69 le persone in terapia intensiva, solo una in più rispetto a ieri. Con la nuova impennata (ieri i nuovi positivi erano 845) sale a 257.065 il totale dei casi, mentre le vittime sono in tutto 35.427.
E’ evidente che l’aumento dei contagi, al momento, grazie al periodo estivo, non causa complicazioni. Il problema arriverà alla fine di settembre, quando le scuole avranno riaperto e il clima sarà meno favorevole.
A quel punto si ripeterà lo schema degli scorsi mesi, visto che nulla è cambiato tranne il clima.
Ovviamente non siamo mai stati per il cosiddetto ‘lockdown’ nazionale. Ma è evidente che il governo approfitterà del contagio che ha generato aprendo porti e aeroporti per chiudere il più possibile.
E il peccato non sarà il chiudere, ma l’avere creato le condizioni perché avvenisse.
E l’errore più grande, dall’America al Brasile, passando per l’Italia, è stata farne una questione ‘politica’, quando è meramente scientifica.
Consegnando alle sinistre il monopolio della scienza e della lotta al covid, con troppe incertezze a destra per rimestare un mare peraltro minuscolo di disadattati che mai hanno contato se non per far chiudere le centrali nucleari italiane (ma lì c’erano ben altri sponsor), abdicheremo al governo non solo finché rimarrà il coronavirus in circolazione, ma anche dopo finché rimarrò il ricordo.
Bisogna riportare tutto sui binari della ragionevolezza e non fare l’errore marchiano di fare gli antiscientifici solo perché si pensa, a torto, che tanti scienziati siano sinistrorsi. In realtà lo scontro tra sinistra e scienza è già cominciato da un bel pezzo, da quando hanno cominciato a togliere fondi ed a volte perseguire e licenziare, taluni ricercatori che nella loro ingenua voglia di conoscere facevano deduzioni e scoperte ‘scomode’ per il pensiero unico.