Dito puntato contro Pasquale Tridico in casa Fdi. Francesco Lollobrigida vuole vederci chiaro sul ruolo del presidente dell’Inps, nominato proprio dal Movimento 5 Stelle, nel caso dei cinque deputati che hanno chiesto e ottenuto il bonus da 600 euro, riservato ai lavoratori autonomi e alle partite Iva. Pur condividendo gli appelli a rendere pubblici i nomi dei furbetti, autore di “comportamenti gravemente inopportuni”, il capogruppo di Fdi alla Camera ritiene oltremodo grave che i dati personali “siano forniti da importanti burocrati a chi li ha nominati per essere usati contro gli avversari”.
Per questo secondo Lollobrigida “sarebbe utile sapere come mai dalle prime ore della giornata di ieri – e alcuni dicono anche da più tempo – autorevoli esponenti del M5s già conoscessero le appartenenze politiche dei responsabili di questi vergognosi comportamenti. Tridico glieli ha fatti avere ‘riservatamente’? Altrimenti spieghi come sono usciti”. Lollobrigida risponde anche all’appello del presidente Roberto Fico sulla trasparenza richiesta ai partiti: “Cominci però lui a dare l’esempio facendo conoscere i nomi dei deputati grillini che qualche mese fa si iscrissero al concorso per essere assunti alla Camera sapendo che lui stesso avrebbe presieduto la commissione di esame”.
Questa vicenda dei presunti 5 parlamentari col bonus di 600 euro è piuttosto stancante.
Ovviamente se vero si tratta di cinque pezzenti, ma perdere il proprio tempo mentre il Paese affonda e Conte lo indebita per 30 miliardi con la UE, alla ricerca di 3mila euro, è tipico di un’azione di distrazione. Si prende un caprio espiatorio, magari colpevole sul serio, per distrarre la folla dal vero problema. E’ tipico dei regimi.
E poi, qui, i nomi ci sono già. Perché se tu mi fai una legge che permette ai parlamentari e ai benestanti in generale di chiedere un bonus, loro saranno anche ‘furbetti’ a richiederlo legalmente, ma tu sei un deficiente. E i deficienti sono Conte e Gualtieri.
Mettere poi sullo stesso piano i presunti cinque parlamentari con i 2mila politici, quasi tutti consiglieri comunali, che hanno ottenuto lo stesso bonus, è ridicolo. Come abbiamo scritto ieri, parliamo di individui con lavori normali che non percepiscono alcuno stipendio come consiglieri se non una piccola indennità.
E’ un non scandalo. Questa non è una questione di ‘casta’, ma di pagliacci. E i pagliacci sono quelli al governo che hanno scritto il decreto.
Nella mia lunga email al comune di Genova stamattina ho inserito anche quest’ultima vergogna.
Aveva proprio ragione ieri Fantonas dicendo che hanno messo le pedine al posto giusto.
Ma razza di popolo è questo che non si ribella, non fà barricate ecc. ecc. Ma l’italiano medio è così, bla, bla, bla. Vedasi anche Salvini e Meloni. Bravi a parlare ma quanto ad agire….e i farabutti al governo lo sanno. Rivolta di massa dei sindaci leghisti ma quando mai…..manca un tribuno che guidi la protesta….