Lamorgese ha promesso che farà, d’ora in poi, i ‘sierologici’ a chi sbarca a Lampedusa. I test sierologici che lo stesso governo ritiene inutili perché non individuano i positivi. In pratica, diffondono sul territorio individui potenzialmente infetti spacciati per negativi. Come già accaduto in questi giorni in mezza Italia con quelli sparpagliati da Lampedusa poco dopo lo sbarco.

Lamorgese a Lampedusa:test sui migranti
Visita a Lampedusa del ministro dell’
Interno, Luciana Lamorgese,dopo le pro-
teste per l’emergenza per gli sbarchi.

“L’attenzione sull’isola è massima”, ha
assicurato la titolare del Viminale.
“I migranti saranno tutti sottoposti a
test sierologici“. Al vaglio un
protocollo di sicurezza.

I test sierologici non hanno alcuna validità per determinare se un clandestino è o no positivo al coronavirus. Non lo diciamo noi, lo ha detto il commissario governativo per l’emergenza coronavirus:

Vox

“Il test sierologico – spiega Arcuri al Corriere della Sera – di certo non è una patente di immunità, serve a sapere come si è mosso il virus. E vanno evitati il più possibile i cosiddetti test rapidi”.

Una spesa quindi inutile. E infatti sono noti i casi di clandestini trasferiti da Lampedusa ‘negativi’ e poi risultati positivi dove erano stati scaricati.

Per essere chiari:

Un risultato negativo al test può avere diversi significati: il soggetto non è stato infettato da SARS-CoV-2, oppure è stato infettato molto recentemente (meno di 8-10 giorni prima) e non ha ancora sviluppato la risposta anticorpale al virus, oppure è stato infettato ma il titolo di anticorpi che ha sviluppato è, al momento dell’esecuzione del test, al di sotto del livello di rilevazione del test. Per tanto il soggetto può essere contagioso.

Solo l’esecuzione di un tampone per la ricerca del RNA virale può diagnosticare, in quel preciso momento, l’infezione da SARS-CoV-2 nel soggetto. Il test sierologico pertanto non può sostituire il tampone.

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