Tre cittadine francesi eleggono sindaci islamici

Vox
Condividi!

VERIFICA LA NOTIZIA
Partiti islamici camuffati in liste locali. Così tre marocchini con cittadinanza francese sono diventati sindaci di tre banlieus parigine, certificando di fatto la sostituzione etnica in atto ormai da decenni: perché mica li votano i francesi.

Il secondo turno delle elezioni comunali organizzato domenica 28 giugno in 4.820 comuni in Francia è stato caratterizzato dall’elezione di tre franco-marocchini, Abdelaziz Hamida, Karim Bouamrane e Ali Rabeh, sindaci di Goussainville, Saint-Ouen e Trappes, rispettivamente.

Uno di loro, addirittura, sarebbe segnalato come potenziale terrorista. E’ quello eletto a Goussainville, un islamico radicale ritenuto potenzialmente pericoloso. Lui smentisce:

http://www.fdesouche.com/1394717-goussainville-le-nouveau-maire-abdelaziz-hamid-dement-etre-fiche-s-2

In Francia i sindaci hanno pochi poteri rispetto ai prefetti, ma è il simbolo di intere zone che cadono, ‘democraticamente’, in mano islamica. In Italia potrebbe toccare tra pochi decenni a diverse città: Brescia e Milano non sono così lontane da certi numeri.

Vox

Per il resto le municipali francesi hanno visto il tracollo della partecipazione al voto, 2/3 non hanno votato. E la vittoria dei Verdi nelle città e degli identitari nelle campagne: sarà lo scontro dei prossimi anni. Gretini contro patrioti.

L’alleanza:

A Tolosa la sinistra si allea con l'islamismo radicale; il suo rappresentante, Mhamdi Taoufik, è un sostenitore dei Fratelli Musulmani

Posted by Il Giornale on Monday, June 29, 2020




4 pensieri su “Tre cittadine francesi eleggono sindaci islamici”

  1. Quando la composizione etnica di una città subisce una radicale trasformazione, con una popolazione allogena che diventa maggioranza, l’elezione di un sindaco espressione della popolazione allogena é solo una naturale conseguenza. E il fatto che posseggono lo stesso passaporto degli autoctoni, é solo un dettaglio burocratico, perché poi emerge subito il fattore etnorazziale. E la Francia in nome del “libertà, uguaglianza e fratellanza”, di cui si vanta davanti a tutto il mondo, ha fatto sì che milioni di afroislamici diventassero “francesi” senza esserlo di fatto.

    Se almeno in Francia questa massa di milioni di afroislamici é concentrata prevealentemente nelle grandi città e nei loro sobborghi, in Italia gli stranieri sono presenti ovunque, con percentuali enormi e preoccupanti nelle province del Nord. Particolarmente seria é la situazione delle province di Bergamo e Brescia in Lombardia, di Vicenza e Treviso in Veneto, di Modena e Reggio Emilia in Emilia-Romagna, dove la quota di popolazione straniera supera il 20%, e gli afroislamici sono tra i più numerosi.

    Ci sono molti piccoli comuni di quelle province settentrionali che sono letteralmente infestati dalla corposa presenza di afroislamici.

I commenti sono chiusi.