Offensiva cinese: pacchi di mascherine al Giornale dal ministro della propaganda cinese

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L’offensiva cinese delle mascherine ora si estende ai giornali. Un evidente tentativo di comprarsi benevolenza. Con mascherine tarocche, tra l’altro. Rifiutate dai medici perché inutili.

E’ talmente pacchiano questo tentativo di comprarsi l’opinione pubblica e far scordare il fatto che siamo in presenza di un virus cinese, da lasciare interdetti.

[…] il ministro Shen Haixiong, presidente di China Media Group, ha deciso di inviare 5mila mascherine per i dipendenti de ilGiornale.

Da oltre due anni, infatti, ilGiornale collabora con China Media Group e Cinitalia, pubblicando articoli e approfondimenti. Nel corso di questi due anni si è creata una proficua collaborazione tra le due testate e questo rapporto si è saldato ulteriormente grazie al dono del ministro Shen Haixiong.

ilGiornale ha deciso di tenerne una parte per i propri dipendenti, che così possono recarsi al lavoro in completa sicurezza, e di donarne oltre 4mila all’ospedale Sacco di Milano, impegnato nella lotta al Covid-19 fin dal 20 febbraio scorso, quando è scoppiata l’emergenza in Italia.

Questa decisione è stata presa da Paolo Berlusconi, che si è adoperato personalmente tramite Maurizio Viecca, direttore di Cardiologi, per fornire questi importanti dispositivi all’ospedale Sacco. In un messaggio inviato al ministro Shen Haixiong, l’editore de ilGiornale ha detto: «Ho apprezzato molto l’invio di 5mila mascherine dal suo Paese quale segno di solidarietà a ilGiornale e ai suoi uomini. Ringrazio gli amici di Cinitalia con cui abbiamo il piacere di collaborare».

A tal proposito, Andrea Pontini, amministratore delegato de ilGiornale.it, ha detto: «Nel corso di questi anni quella che era una collaborazione editoriale è diventata un vero e proprio rapporto di amicizia e di aiuto concreto, come dimostra questo dono, totalmente inaspettato, del ministro Shen Haixiong».

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Le mascherine sono state consegnate ieri dal direttore Alessandro Sallusti, che nei giorni scorsi ha avviato una importante sottoscrizione per realizzare il nuovo ospedale in Fiera a Milano.

«Tutti insieme – ha concluso Paolo Berlusconi – vinceremo questa battaglia».

Intanto, non è normale che un giornale italiano collabori con un giornale che è di fatto arma di propaganda del Partito Comunista cinese, anche se a garanzia c’è un direttore come Sallusti.

Del resto le relazioni tra la famiglia Berlusconi e la Cina devono essere proficue, visto lo strano caso della ‘vendita’ del Milan.

Questo Shen Haixiong è stato il capo del ministero della propaganda della provincia cinese del Guangdong:

https://en.wikipedia.org/wiki/Shen_Haixiong

Inquietante. Perché il caso del Giornale è piccola cosa, rispetto al resto. Se aggiungete a questo le relazioni pericolose tra i proprietari degli altri giornali italiani e il governo cinese, nonché la nota collaborazione di ANSA, i cui articoli vengono copiati da tutti i giornali, con l’agenzia stampa di Stato cinese, avrete plastica la realtà: si stanno comprando il sistema mediatico italiano.




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