E’ di almeno 50 feriti, 40 agenti di polizia e 10 patrioti, il bilancio degli ultimi due giorni di scontri nelle isole greche di Chio, Samo e Lesbo, dove sono in corso violente proteste contro la decisione del governo di Atene di costruire centri di raccolta chiusi per i clandestini: in pratica, rendere permanente la presenza sulle isole di migliaia di invasori afroislamici invece di rimandarli a casa loro.
Per cercare di “calmare” la situazione, che sta assumendo i contorni di una guerriglia urbana, il governatore della regione del Nord Egeo e i sindaci di Chios, Lesvos occidentale e Mitilene sono stati convocati oggi pomeriggio ad Atene per una riunione con il governo.
Greece is at War
Greeks battled police as large-scale protests continued over the construction of new centers for the tens of thousands migrants invading Greece
“We are in wartime. [The police] have the weapons, we have our hearts & our souls” said Father Stratis (local priest) pic.twitter.com/8wuFKh3gcs
— Amy Mek (@AmyMek) February 27, 2020
La rivolta è scoppiata quando a Lesbos e Chios sono stati inviati centinaia di agenti antisommossa per proteggere i lavori di costruzione degli hotspot. La polizia ha usato gas lacrimogeni, cannoni ad acqua e bombe fumogene contro i dimostranti.
Alcuni testimoni e un parassita italiano che lavora con una ong a Lesbo hanno riferito che alle manifestazioni partecipano anche membri dell’estrema destra di Alba Dorata e di gruppi dell’estrema sinistra: insomma, patrioti uniti per liberare la loro terra, anche dai parassiti delle ong. Le stesse fonti riferiscono che gruppi di dimostranti hanno fatto irruzione ieri sera in un albergo dove erano alloggiati parte dei poliziotti mandati da Atene. Mentre ancora media locali riferiscono di un attacco alla base militare di Kyriazis, dove erano alloggiati altri agenti.
Vergogna su fratelli che vanno a reprimere le proteste giuste di loro fratelli per imporre la presenza di nemici sul loro territorio. Quando militari vengono usati contro il popolo, significa che si è in dittatura.
Αστυνομικός επιτίθεται σε αυτοκίνητο κατά τη διάρκεια συγκρούσεων στο Διαβολορεμα, #Λεσβος pic.twitter.com/ybwzcfJ1Mj
— Savvas Karmaniolas (@savvaskarma) February 27, 2020
Κύριε @ArisDimokidis ξέρετε αν το αγροτικό αυτοκίνητο απείλησε τον άνδρα των ΜΑΤ;
#Λεσβος #Χιος pic.twitter.com/ZLrsgR7uTs— Τοκάτας Φούγκας (@platitudinous) February 27, 2020
Gli isolani greci hanno impiegato anni a ribellarsi. Nonostante migliaia di occupanti che ormai hanno raggiunto quasi la metà della popolazione totale. Noi aspetteremo di essere nella stessa situazione? Perché non vediamo siciliani bloccare i porti? Cosa diavolo aspettate, patrioti? Il popolo, unito, è imbattibile. Non possono arrestare il popolo. E voi, poliziotti e militari, state con il popolo. Anche voi siete il popolo.
I Greci sono freschi di dominazione ottomana, la loro ragion d’essere come popolo è contro l’onda marrone. Certo, la parentesi tsipras è poco perdonabile, dovrà essere sparso molto sangue per redimersi.