Sarebbe ora che Salvini portasse il suo popolo a marciare su Roma e cacciare gli abusivi che infestano i palazzi della democrazia italiana.
Marcia su Roma e riconsegna della fascia tricolore – Da queste considerazioni sulla sicurezza in città e più in generale sul territorio, il primo cittadino ha allora messo sul tavolo la possibilità di una clamorosa protesta. “C’è stata una sola persona che, per un periodo limitato, circa un anno, ha cercato di porre un freno alla scelta sconsiderata di far arrivare tutti questi immigrati, e si chiama Matteo Salvini. Non lo dico per accaparrarmi la sua simpatia, ma perché è la realtà dei fatti”, ha aggiunto Allevi. E il sindaco ha rilanciato questa posizione, ipotizzando una decisione clamorosa. “I decreti sicurezza sono molto utili per le Amministrazioni comunali e l’attività della Polizia locale. Ecco, se il Governo centrale dovesse pensare di abolire questi decreti, sarebbe bello che da Monza partisse una protesta contro Roma: una marcia di tutti i sindaci della Brianza e non a riconsegnare la fascia tricolore. Abolire i decreti sicurezza proposti da Salvini vorrebbe dire tornare ad affrontare certi problemi in maniera scellerata o superficiale come è accaduto con gli ex ministri Alfano e Minniti. Per questo mi auguro ciò non avvenga, altrimenti sono pronto a far la mia parte e a farmi promotore dal mio Comune di una protesta verso le Istituzioni nel nome della sicurezza”.
Sicurezza, le reazioni: i sindaci leghisti pronti a seguirlo – “Se il Sindaco di Monza restituirà la fascia per protesta contro lo smantellamento dei decreti sicurezza non sarà da solo. Il suo gesto sarà seguito dai sindaci della Lega di Monza e Brianza”. Andrea Villa, commissario provinciale del Carroccio, commenta le affermazioni rilasciate da Allevi. “Nella nostra provincia – prosegue Andrea Villa insieme ad Andrea Basilico, sindaco di Cogliate e coordinatore dei sindaci leghisti di Monza e Brianza – vi saranno tanti sindaci pronti a rendere la fascia tricolore se lasciati da soli ad affrontare le tematiche legate alla sicurezza. Le politiche messe in atto da questo governo, per nulla rassicuranti, aprono lo spiraglio per l’arrivo nei nostri Comuni di una nuova ondata migratoria da gestire senza nemmeno gli strumenti forniti dai decreti sicurezza del ministro Matteo Salvini, che si vogliono cancellare”. “Pensare di scaricare tutto sui Comuni, offrendo soldi in cambio dell’accoglienza è una scelta insensata e che rende l’idea di come la questione migratoria sia gestita come una vera tratta di essere umani. La Lega si oppone a questa visione mondialista e speculativa, attuando la propria azione politica sul territorio e nelle istituzioni”.
In quanto all’inasprimento del pene, tanto decantato,
qualche goccia di succo di limone o d’aceto ”ponti di genova”
sul cazzo (per quelli che presumono di averne ancora uno), andrà più che bene.
Ma occhio che brucia.
avere certamente un pene per aumentare le introduzioni
in modo da contrastare le espulsioni nei nostri deretani ad opera dei
nostri ”cazzuti fratelli” d’importazione.