Allarme Servizi: “Poteri stranieri spingono 600mila africani verso l’Italia”

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Raffaele Volpi, presidente del Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica) ha lanciato l’allarme in un’intervista alla reporter Chiara Giannini.

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«La situazione libica è indubbiamente molto complessa e non disgiunta completamente dalla questione irachena. La Libia è orfana del sistema Gheddafi, che fondamentalmente funzionava con la redistribuzione del sistema della ricchezza».

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«È chiaro che per noi non è prettamente un problema di immigrazione, è un problema di stabilità. È indubbio che la Turchia ha fatto una scelta particolarmente discutibile che è quella di utilizzare i mercenari siriani. Questo potrebbe essere un problema. In Iran, invece, gli Stati Uniti hanno fatto una scelta molto mirata. È una situazione da cauterizzare».

«Si parla di 3mila persone nei campi libici riconosciuti. In realtà la denuncia che viene fatta è un po’ fuori centro perché ci sono 600mila persone nei campi illegali, quelli di chi fa la tratta degli uomini. Il problema è un po’ più a sud. La spinta viene dalla Nigeria per salire fino al Niger dove c’è una politica condizionata da poteri internazionali che spingono all’immigrazione verso nord».

Sarebbe stato interessante chiedere al presidente quali sono questi ‘poteri internazionali’ che spingono centinaia di migliaia di clandestini afroislamici verso nord, ovvero vero l’Italia.




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