L’inchiesta del Giornale sui campi nomadi in Emilia Romagna. Viaggio nell’area sosta di Bologna: “Italiani razzisti. Salvini è andato indietro di 5 anni a farci pagare luce e acqua. E non è giusto”. Con il PD si trovano decisamente meglio.
E i Sinti sarebbero gli zingari più ‘integrati’. Tanto da apparire quasi italiani dopo secoli e secoli di ‘lavaggio’:
L’area sosta di via Erbosa, come ampiamente documentato nell’inchiesta del Giornale.it, è costata diverse migliaia di euro ai contribuenti bolognesi. “Qui si mangia, si beve e si dorme”, racconta il nomade mostrandoci gli oggetti ammassati al campo in attesa di essere rivenduti. Dove li prendete? “Dai meccanici o per le case…”. Sono rubate? “No. Se c’è un solo pezzo rubato poi mi fai la denuncia, ne rispondo io”. Per vivere nell’area gli abitanti dovrebbero versare una quota di contribuzione, ma in molti risultano morosi. “Io ho sempre pagato”, assicura l’uomo ai nostri microfoni. E gli altri? “C’è stato un periodo che non hanno mica pagato”. Secondo il nomade, l’Ue avrebbe inviato tanti soldi “per noi”, ma “quelli che comandano” non hanno “mai fatto niente”. Eppure le utenze le paga, da anni, il Comune di Bologna. Cioè i contribuenti. Una anomalia che anche Matteo Salvini aveva a suo tempo denunciato.
“A Salvini pensa Dio per lui – continua il nomade – Non scappa mica con quello che ha fatto qui: è andato a vedere tutte le bollette, è andato cinque anni indietro per farci pagare l’acqua e la luce”. E non doveva? “No. Qui il vostro governo ha ucciso mio fratello, Bellinati Rodolfo (una delle vittime della Uno Bianca, ndr). Eravamo andati a Modena, il giudice ci ha chiamato ancora qui e ci facevano pagare 100mila lire al mese. Poi 50 euro al mese. E basta. Quando è arrivato Salvini è andato indietro di 5 anni a farci pagare luce e acqua. E non è giusto”. Non importa se tutti gli italiani, normalmente, devono saldare le bollette. “Lascia stare, noi non siamo cittadini: i cittadini prendono lo stipendio da mille o duemila euro al mese. Noi mica li prendiamo quei soldi lì”.
Svelata la legge razzista del Pd in Emilia che favorisce i nomadi
A breve il campo di via Erbosa dovrebbe essere “superata”: il Comune ha creato due microaree in cui trasferire i sinti in attesa che trovino una soluzione abitativa stabile. Il programma è controverso, sia per i costi (leggi qui) che per l’idea, criticata da residenti e opposizione, di aprire due accampamenti per riuscire a chiederne uno. Intanto, l’accampamento resta lì, con i sui abitanti. Nomadi con la cittadinanza del Belpaese, ma convinti che gli italiani “non smettono mai di essere razzisti”.
Con il PD va molto meglio:
Emilia, Bonaccini destina 300mila euro per dare casa a 30 zingari
E poi minacciano i giornalisti del Giornale: