“La schedatura è una provocazione. Io non ho nulla da nascondere, non sono iscritto da oltre venti anni a nessun partito politico, l’ultima persona che ho votato è Laura Boldrini“.

Così Fabio Cavallo, rispondendo a quanto scritto nei giorni scorsi da Francesca Totolo sul ‘Primato Nazionale’, che ha “schedato” le ‘sardine’ e lo tira in ballo insieme ad altri esponenti del movimento anti-Salvini per i suoi evidenti legami con il mondo della sinistra parlamentare e non.
“Per me l’antifascismo deve essere un sentimento nobile – osserva Cavallo – se non ci fosse stato l’antifascismo non sarebbe esistita la Costituzione. Io resterò tutta la vita ‘pertiniano’: Pertini per me è stato il più grande presidente della Repubblica”.
Cavallo stigmatizza l’articolo scritto sul ‘Primato’ da Francesca Totolo e alcuni commenti sui social: “Basta odio e cattiverie sui social. Nel gruppo ‘Sardine di Milano’ se qualcuno insulta l’avversario io lo banno. Il confronto deve essere serio e non offensivo”.
Il confronto in che senso, Cavallo. A noi risulta che lei abbia pubblicato in diversi gruppi chiusi di estrema sinistra post fotocopia in cui chiedeva la segnalazione congiunta e coordinata degli account su Facebook di Francesca Totolo, strategia che ha portato alla chiusura “per spam” della sua pagina. E’ confronto? No, è censura.
Cavalli, sardine, boldrini. Sembra uno zoo.

La profezia del mercoledì:
alle sardine manca lo sgombro in capo, lo faranno fare al più Fico del bigoncio e sarà l’ultimo chiodo nella bara dei 5 stupidi.
Sposteranno circa un 5 o 6% in totale ma lo rastrelleranno solo fra i sinistrati/5 stupidi, quindi sarà solo balcanizzazione e nulla di nuovo.
Se il venditore di bibite e il viaggiatore compulsivo fossero svegli farebbero saltare il tavolo per primi per riposizionarsi con una entità sudista di destra dello stesso valore proporzionale per salvare il salvabile.
E per me sarebbero altri due partitini di cui chiedere alle vecchie del mercato.
Questa ingloriosa fine dimostra una volta in più che i 5S erano soltanto una operazione a tavolino per intercettare e incanalare dissenso.