“Tra la notte scorsa e questa mattina, circa 200 persone in difficoltà sono state tratte in salvo e sono ora sull’imbarcazione battente bandiera italiana Asso Trenta in acque internazionali. Le autorità italiane sono state avvertite. Le persone scappavano dalla Libia e non possono farvi ritorno. Hanno bisogno di essere portati in Europa”. Lo scrive su Twitter, con tono di minaccia mafiosa, il radiotaxi degli scafisti Alarm Phone. In questo momento la nave si trova al largo di Tripoli, in acque libiche, dove è avvenuto il ‘soccorso’.
Tra ieri sera e stamattina ca. 200 persone in pericolo sono state salvate in acque internazionali e sono ora a bordo del mercantile #Asso30, battente bandiera italiana. @guardiacostiera è informata. Le persone sono scappate dalla #Libia e devono essere portate in salvo in Europa! pic.twitter.com/riwZb3vpoI
— Alarm Phone (@alarm_phone) November 2, 2019
Certo, scappano dalla Libia dove vanno, partendo da Nigeria, Pakistan e Bangladesh pagando migliaia di dollari.
E’ l’ennesimo ‘soccorso’ di navi Asso che, in assenza di Ong, ne fanno le veci. L’ultima strategia degli scafisti, coordinati da Alarm Phone, è lanciare i barconi verso le piattaforme ENI dove operano le navi offshore. E le varie Asso Ventinove, Trenta e altre sono lì ad aspettare. Per poi portarli in Italia.
Mario Mattioli, vedete un po’ chi è e che lavoro fa. E guardate anche chi è sua mamma, Maria Laura Cafiero.
azz… forse avevano bisogno di pagare il carburante per tornare a Napoli…. cmq sembra dal tracking che proveniva proprio da tripoli…