Clandestini insoddisfatti bruciano vivi mamma e bambino in centro accoglienza

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I clandestini hanno bruciato vivi una mamma e il suo bambino durante le proteste per l’affollamento del campo di Moria a Lesbo, in Grecia.

I criminali hanno appiccato il fuoco in diversi punti della struttura, uccidendo la donna e il bambino.

Il portavoce della polizia locale, Theodors Chronopoulos, ha spiegato che il fuoco è stato appiccato in più punti, fuori e dentro il campo. A Moria, che potrebbe accogliere 3mila persone, ce ne sono circa 12mila.

Sono quasi tutti musulmani: pakistani, bengalesi e afghani. I clandestini, per lo più afghani, si sono anche scontrati con la polizia. Esigono di essere trasferiti sulla terraferma per poi marciare verso l’Italia e altri Paesi.

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4 pensieri su “Clandestini insoddisfatti bruciano vivi mamma e bambino in centro accoglienza”

    1. Non tutte le culture rappresentano una via evolutiva, soprattutto se fortemente condizionate dalle religioni. Alcune culture e la maggior parte delle religioni risultano infatti concepite espressamente per limitare/ impedire uno sviluppo intellettuale e spirituale degli individui. In questi ambiti, sono pochi coloro che riescono ad aggirare i condizionamenti.

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