Sono oltre 320 i clandestini prelevati nel Mediterraneo a bordo delle navi Open Arms e Ocean Viking che stanno assediando l’Italia come squali famelici.
Le due imbarcazioni hanno recuperato ieri 120 clandestini (39 la prima e 80 la seconda).
Sia alla Open Arms che alla Ocean Viking, la nave di Sos Mediterranee e Medici Senza Frontiere, è stato già notificato il divieto d’ingresso nelle acque territoriali italiane.
Ma i catalani esigono un porto italiano. A Malta infatti, che si era detta disponibile ad accogliere i 39 clandestini caricati la scorsa notte, la Open Arms ha risposto picche: ha rifiutato, preferisce scaricarli in Italia.
La Ocean Viking intanto, che il giorno precedente aveva prelevato su appuntamento 85 clandestini, ieri ne ha raccattati altri 80 sempre su un gommone a largo della Libia.
Il governo italiano ha inviato una nota verbale all’ambasciata della Norvegia in cui si sottolinea che l’Italia “non ha in alcun momento assunto il coordinamento delle operazioni di soccorso” e, in ogni caso il recupero dei migranti è avvenuto “ben al di fuori della zona di responsabilità italiana”. Per questo “non può in alcun modo essere attribuita alle autorità italiane la responsabilità d’individuazione del porto di sbarco”.
In pochi giorni di presenza ‘umanitaria’ gli scafisti, fino ad ora quasi assenti, si sono scatenati. E’ evidente: le Ong fanno parte del piano di destabilizzazione dell’Italia.
E intanto ne continuano ad entrare a centinaia coi barchini “fantasma”.
Blocco navale subito è la sola soluzione, ammesso si voglia veramente bloccare e non semplicemente gestire l’invasione come continuano a dire infischiandosene del voto espresso dagli italiani.
I decreti bis, tris, quatris,… son solo buoni per far tombola continuando lo stillicidio nazionale.
Infatti, ero pronta a dargli il mio voto, nonostante sia anni luce dal sistema politico che intendo, tuttavia se avesse fatto il suo dovere rappresentava il male minore. Ma che fosse un lavativo lo aveva dimostrato parecchie volte. Da “la vita” solo a parole. La cosa che mi spaventa di più è l’italiano della strada che rimane imperturbabile qualsiasi cosa accada. Io sono pronta a scendere in strada, ma sola?