Sea Watch:nessuna volontà speronare GdF
“E’ stata fatta una manovra in condi-
zioni di estrema difficoltà, ma non c’è
stato alcun atto criminale né la volon-
tà di speronare la motovedetta o ucci-
dere qualcuno, solo la necessità di
salvare delle vite”. Così uno dei lega-
li di Sea Watch, Salvatore Tesoriero,
ha ricostruito la manovra che ha porta-
to all’arresto di Carola Rackete.“Non c’è stato alcun contatto” con la
Gdf. Per Carola, ha ribadito, “c’era la
necessità di portare in salvo persone
in condizioni estreme”. “E’ provata, ma
molto forte e lucida”.
Guardate in quali condizioni ‘estreme’ erano i clandestini:
Appena sbarcati dalla SeaWatch già se la spassano: “Lunga vita a Carola” – VIDEO
La folle capitana ha schiacciato la motovedetta contro il molo, l’incapacità, in caso di un comandante, non è contemplata: significherebbe che non erano adatti a portare una nave in sicurezza.
Questa deve marcire in galera.
Qui però possiamo ammirare il “cosa fatta capo ha” all’opera. Se la nave fosse stata affondata bastava impostare le stesse scuse con soggetti diversi, tanto erano affondati.