Condannato per avere invitato Kyenge a tornare in Congo: “Odio razziale”

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Ennesimo attacco alla libertà di espressione.

E’ stato condannato a una multa di 1.500 euro Tommaso Golini, già leader di Forza Nuova di Macerata per una scritta comparsa nella notte tra l’8 e il 9 maggio del 2013 davanti alla sede del Pd di Macerata, in via Spalato, in cui era stato scritto “Kyenge torna in Congo”:

Per quella scritta, a Golini veniva contestato il reato di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale. Invitare una congolese a tornare in Congo odio razziale, siamo all’assurdo.

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Oggi il pm Rosanna Buccini ha chiesto la condanna a 4mila euro per Golini. Il Tribunale ha deciso una pena di 1.500 euro e duemila euro di provvisionale alla Kyenge che si era costituita parte civile al processo. Questa, oltre ad essere lautamente stipendiata dagli italiani per favorirne l’estinzione, fa anche soldi con queste oscene sentenze in giro per l’Italia. Roba da matti.

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Parte civile anche l’Anci nazionale, a guida Pd. Il Tribunale ha deciso siano definiti in separata sede i risarcimenti. Perché per qualche motivo dire ad una congolese di andare in Congo la ‘traumatizza’.

Golini è difeso dall’avvocato Mario Giancastro. Quindi attenti a scrivere che Kyenge deve tornare in Congo, è reato: nondimeno, ci deve tornare.

Siamo sempre stati contrari ad offese contro la persona, nel caso di Kyenge e di altri, non perché sia ‘odio razziale’, ma perché è ingiusto.

Possiamo anche capire, seppur non condividere, le condanne a chi la definisce ‘scimmia’, ma se invitare qualcuno a tornare a casa sua è reato, allora dovete arrestare milioni di italiani. E’ qualcosa di ridicolo e tragicomico.