L’africano insultato all’ospedale si era inventato tutto

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Ancora una volta un finto caso di razzismo. Ieri:

Immigrato: ‘Mi hanno detto che devo morire, tutta colpa di Salvini’ – VIDEO

Oggi si apprende che si era inventato tutto.

“Arrivato al Pronto Soccorso, una donna del personale ospedaliero, immagino un’infermiera, mi ha iniziato a rivolgere insulti, dicendo che sarei dovuto tornare al mio Paese ed augurandomi più volte di morire”.

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Questa la denuncia su Facebook, col video girato in ospedale col suo nuovo smartphone, di Souleymane Rachidi, 20enne immigrato della Costa d’Avorio. Poi se l’era presa con Salvini: e sembrava tutto fatto ad arte, anche se male.

E lo era.

Infatti l’indagine interna ha rivelato che la signora la cui voce si sente in sottofondo stava parlando di tutt’altro e non con la presunta ‘vittima’ africana.

In una nota ufficiale dell’azienda ospedaliera-universitaria si legge: “Non emergono comportamenti o atti assunti dal personale in servizio riferibili ad episodi di razzismo. E’ stato ascoltato tutto il personale del Pronto Soccorso presente nel turno di servizio durante il quale si è registrato l’episodio, ma anche i soggetti esterni presenti al momento del fatto. Gli atti contenenti le dichiarazioni, debitamente sottoscritte dalle persone presenti, sono stati in ogni caso trasmesse all’Ufficio Procedimenti Disciplinari, in quanto le frasi proferite, pur non indirizzate al paziente bensì ad altro operatore sanitario, costituiscono atteggiamenti non ammissibili e passibili di censura”.

Quindi le frasi erano una ‘lite interna’. Ergo, tutto tranquillo, perché la ‘vittima’ non era nera. Non è, questo, razzismo?

Comunque gli immigrati hanno imparato in fretta a guadagnare visibilità, e non solo, con la bufala del razzismo.




Un pensiero su “L’africano insultato all’ospedale si era inventato tutto”

  1. Come era già quel coro che ogni tanto si sentiva allo stadio, quello che quando c’era Benetti suonava più o meno come “Picchia Romeo!”? Ah, sì, ora ricordo: “DEVI MORIRE!!!!!!”

I commenti sono chiusi.