Business accoglienza, arresti in Toscana: profughi costretti a lavarsi da soli

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Il modello ‘virtuoso’ della ‘accoglienza diffusa’

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Il presidente del Consorzio Astir – business accoglienza profughi – Loretta Giuntoli è stata messa ai domiciliari e i legali rappresentanti della cooperativa Humanitas Roberto Baldini e Alberto Pintus sono stati interdetti per nove mesi dalla professione nell’ambito dell’inchiesta sulla gestione di otto Centri di accoglienza straordinaria per richiedenti asilo a Prato, Carmignano e Poggio a Caiano.

I tre devono rispondere dell’accusa di frode nelle pubbliche forniture, mentre Loretta Giuntoli anche di minacce a tre dipendenti del consorzio sentiti dalla polizia durante le indagini. Coinvolte le cooperative Humanitas, Astirforma e Verde Mela, tutte facenti capo al Consorzio Astir.

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Sarebbero state accertate gravi irregolarità nella fornitura dei servizi ai fancazzisti: un pasto al giorno anziché i tre previsti (questi ai abbuffano alle spalle dei nostri anziani), pulizie inesistenti e nessun servizio di lavanderia. Alcuni richiedenti asilo sarebbero stati costretti a recuperare le lenzuola dalla spazzatura per coprirsi e ad accendere fuochi in giardino per cucinare.

Sia chiaro, qui il problema non è che davano ai fancazzisti 1 pasto al giorno, ma che ne davano uno facendosi pagare per 3.

Ma la cosa più comica è il ‘servizio lavanderia’: non possono nemmeno lavarsi i panni.




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