Il sogno del terrorista islamico: “Voglio tornare in Italia” – FOTO

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Redzep Lijmani abitava a San Zenone degli Ezzelini, Treviso, fino al 13 gennaio di due anni fa, quando fu espulso al termine di un’inchiesta del Ros sul terrorismo islamico.

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Uno dei suoi figli, di 9 anni, aveva esultato a scuola per gli attentati islamici di Parigi: «Hanno fatto bene! Adesso andiamo a Roma e ammazziamo il Papa! Viva l’Isis», aveva gridato il piccolo kamikaze in erba lasciando sconvolti compagni e insegnanti.

Oggi Redzep, macedone di etnia albanese, vive in Macedonia con la moglie e i cinque figli: ecco la loro arma.

«Lavoravo in Italia da 22 anni, ero un uomo libero. Poi, all’improvviso, tutto è cambiato: mi hanno rispedito in quella che non sentivo più la mia patria. Qui sono uno straniero. La mia vita è distrutta, vivo nel terrore, le persone mi guardano con sospetto e molti amici mi hanno voltato le spalle. Ancora oggi i poliziotti mi controllano una volta al mese: vogliono sapere cosa faccio, chi incontro…».

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«Ho il divieto di lasciare la Macedonia e non è facile guadagnare a sufficienza per mantenere la mia famiglia. Vorrei tornare in Veneto: ho presentato ricorso in tribunale contro l’espulsione e non posso far altro che sperare che il giudice mi creda, quando dico che con i terroristi non c’entro nulla».

Il piccolo kamikaze: «Va a scuola e non vuole più sentir parlare dell’Italia: quando sui giornali comparvero tutte quelle bugie su di me e su quello che lui avrebbe detto in classe, fu preso di mira dai bulli…».

Povero piccolo kamikaze.




2 pensieri su “Il sogno del terrorista islamico: “Voglio tornare in Italia” – FOTO”

  1. GLI CONVIENE RITORNARE IN ITALIA PERCHE TUTTA LA MERDA POLITICA LO AIUTAVA FINANZIARIAMENTE E QUINDI L’EPILOGO

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