Profugo esige sesso da volontaria, violenza sessuale

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Molestie, messaggini, palpeggiamenti. Un giovane richiedente asilo della Guinea è stato condannato giovedì a tre anni di carcere per violenza sessuale ai danni di volontaria della Croce rossa che lavora nel centro di accoglienza di Rimini.

Prima lo straniero ha tentato un approccio con avances e complimenti, rispediti al mittente dalla vittima. A cui però sono seguìti episodi più gravi.

Secondo quanto ricostruito dall’accusa, in un caso il giovane ha tentato un approccio sessuale violento in un magazzino della struttura, e la donna si è salvata solo grazie alle urla. Espulso? No.

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Anzi. Durante un successivo viaggio in auto – incredibilmente con la vittima – ha allungato nuovamente le mani. Espulso? No.

Così ha cominciato a molestarla via telefono.

Ora il giovane fancazzista è stato trasferito in altro centro, dopo avere scontato la pena, probabilmente in hotel, visto che la pena è inferiore al minimo che prevede il carcere secondo le norme ‘svuotacarceri’ volute dal PD, verrà espulso dal Paese.

E questo comportamento omer




2 pensieri su “Profugo esige sesso da volontaria, violenza sessuale”

  1. Per i finti profughi africani ospitati nei centri di accoglienza, le volontarie che vi lavorano sono le loro prostitute, ma vai a farlo capire a queste decerebrate che ci vanno.

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