Magistrato multa sindaco Alassio: ‘Discrimina i migranti infetti’

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Il sindaco di Alassio Enzo Canepa è stato condannato a 4mila euro di multa dal giudice Francesco Giannone per la cosiddetta ‘ordinanza anti-migranti (infetti)’ emanata dal primo cittadino e giudicata discriminatoria. Il pm aveva chiesto anche una condanna ad un mese di reclusione ma il giudice ha ritenuto di non applicare una pena detentiva, limitandosi alla sanzione. L’ordinanza era già stata annullata dal tribunale civile di Genova e il sindaco Canepa era arrivato a giudizio perché si era opposto al decreto penale di condanna emesso dalla Procura di Savona.

Sindaco: “Via gli immigrati infetti da Alassio”

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Il processo si è svolto stamani. “A mio avviso non c’erano i presupposti per contestare questo reato – ha detto il difensore di Canepa, Giorgio Cangiano – perché non c’è dolo specifico” quindi manca l’elemento soggettivo del reato: “era chiaro che l’ordinanza del sindaco non era stata fatta con l’intenzione di discriminare”. Cangiano ha annunciato il ricorso in appello.

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Magistrati rossi che perseguitano gli eletti dal popolo per difendere l’invasione. E a presentare queste denunce sono sempre i galoppini di Soros: mettere fuorilegge in Italia le associazioni che vengono finanziate dallo speculatore rosso.

L’ordinanza del sindaco Enzo Canepa:

“Tutela sanitaria. Art. 50 T.U.E.L. 267/2000”, relativa al divieto di ingresso sul territorio cittadino di Alassio a migranti sprovvisti di certificato sanitario che attesti l’assenza di malattie infettive e trasmissibili.
Accertato che già dal mese di giugno è esponenzialmente aumentata la presenza sul territorio comunale di cittadini stranieri provenienti da diversi stati africani, asiatici e sudamericani”, si legge nel documento.

“Considerato che in detti paesi, sia di origine sia di transito, in assenza di adeguate misure di profilassi, sono ancora presenti numerose malattie contagiose e infettive, quali ad esempio TBC, scabbia, HIV, ed è tuttora in corso una gravissima epidemia di Ebola, come attestato dalla OMS”, il primo cittadino alassino ha firmato il documento che ordina “il divieto a persone prive di fissa dimora, provenienti da paesi dell’area africana, asiatica e sud americana, se non in possesso di regolare certificato sanitario attestante la negatività da malattie infettive e trasmissibili, di insediarsi anche occasionalmente nel territorio comunale”.