PD contro malati di Alzheimer: “In quel centro ci devono andare i migranti”

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Il X Municipio di Roma si spacca. Contrasti su cosa fare dei locali di via Salorno all’Infernetto, già in passato venuti alla cronaca per la loro gestione. A pochi metri di distanza ci sono infatti il centro accoglienza migranti e una casa di cura per malati di Alzheimer. Una vicenda che, anche ai tempi di Marino e Tassone, aveva fatto discutere così tanto da generare manifestazioni in piazza con Casapound e Lega a braccetto.

E sono proprio i militanti sovranisti di CP ad annunciare una “vittoria” ottenuta, a loro dire, in aula. “Abbiamo ottenuto un altro successo con l’approvazione della mozione che impegna la presidente di Municipio a fare tutte le verifiche presso il centro d’accoglienza di via Salorno ed a utilizzare l’intera struttura come centro per i malati di Alzheimer“, dichiara in una nota Luca Marsella, consigliere di CasaPound al X Municipio.

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Qualcosa, però, non torna. Almeno secondo il Movimento 5 Stelle. “C’è differenza tra una vittoria e un accertamento amministrativo che probabilmente a Marsella sfugge. Il Movimento 5 Stelle ha costretto Casapound a ritirare la mozione presentata, in quanto così com’era strutturata, era un atto amministrativamente errato, trattandosi per lo più di un’interrogazione che prevedeva approfondimenti più specifici”, spiega il capogruppo M5S al X Municipio, Antonio Di Giovanni.

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“Del resto, l’emendamento accettato a fronte di un ritiro della mozione, andava proprio nella direzione di far fare agli organi competenti una verifica tecnico amministrativa sulla struttura”, continua Di Giovanni che poi si assume la responsabilità delle prossime azioni prentastellate: “Sarà nostra cura verificare tutti gli aspetti di legalità e trasparenza in questa operazione, che ha iniziato il suo percorso già nel lontano 2011”.

Duro, invece, il Partito Democratico che parla di “narrazioni xenofobe”: “E’ preoccupante ciò che è accaduto in aula. Nella struttura di via Salorno, che ospita anche il centro Alzheimer convenzionato con il Municipio, si registrano rapporti di interazione ottima tra migranti e anziani. I ‘disordini sociali’ ai quali si allude, sono solo frutto di una narrazione distorta e strumentale. L’emendamento approvato è soltanto un pretesto per sollecitare lo sfratto dei richiedenti asilo, senza prevedere un’eventuale ricollocazione degli stessi”, ribadiscono i Dem.

E’ preoccupante che ci siano partiti che preferiscono i centri di accoglienza per fancazzisti africani piuttosto che case di cura per i malati di Alzheimer. Invece di vergognarsi e rintanarsi nella fogna politica da dove sono usciti, ne vanno anche orgogliosi.