Un dissanguamento continuo, ogni anno. Anche lo scorso anno, gli immigrati hanno sottratto ingenti risorse all’Italia. Non solo i costi, enormi, di accoglienza e quelli sociali, ma anche le rimesse.
Dopo la Francia, l’Italia è il Paese europeo con l’ammontare più elevato di rimesse verso Paesi extra Ue. Secondo Eurostat, nel 2016 dalla Francia sono partiti 7,5 miliardi di euro, e dall’Italia 4,5. Terza la Germania, con 2,1 miliardi spediti verso Paesi terzi. Per quanto riguarda invece le rimesse intra-Ue, l’Italia è terza con 1,6 miliardi, dopo Francia (2,4mld) e Germania (2mld).
Miliardi di euro usciti dal nostro sistema economico e inviati dagli immigrati nei loro paesi d’origine tramite le banche, la posta, o i money transfer. E sono solo quelli ufficiali.
E’ una cifra che non viene mai considerata nei costi-benefici dell’immigrazione: eppure ha un impatto devastante. Sono soldi che escono ogni anno dal sistema Italia e non circolano più, impoverendoci.
In generale, le rimesse dalla Ue verso Paesi terzi nel 2016 sono state 30,3 miliardi, in calo rispetto ai 31,3 miliardi del 2015. La maggior parte del flusso, precisa Eurostat, viene da denaro inviato dai migranti nei loro Paesi d’origine.