Profughi insoddisfatti circondano questura: “Licenziate i camerieri”

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Vogliono la rimozione di quelli che i media di distrazione di massa definiscono, con fantasia, ‘operatori’. Ma che sono, di fatto, i loro camerieri e servitori

Sono scesi in strada, a Torino, i fancazzisti ospitati in un hotel per profughi di Alpignano (To). A due giorni dalla protesta esplosa nell’albergo “Parlapà” trasformato in centro di accoglienza per migranti (attualmente sono circa 400 quelli presenti nella struttura di via Fornace), i sedicenti profughi hanno inscenato una nuova protesta. Questa volta nel capoluogo sabaudo.

Almeno un centinaio di loro ha raggiunto le strade del centro e qui, sotto l’occhio immobile delle forze dell’ordine, ha dato vita a due sit-in, prima davanti alla Questura poi davanti agli uffici della Prefettura.

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I nostri ospiti lamentano la scarsa qualità del cibo – “Ci fanno solo la pasta, non si può vivere così” -, invocano visite mediche e protestano per il trattamento loro riservato, giudicato troppo restrittivo. Proprio per questo hanno chiesto a gran voce la rimozione del direttore e dei camerieri/operatori del centro di accoglienza di Alpignano. In pratica vogliono nuovi ‘servi’.

Tra le ragioni della manifestazione inscenata questa mattina a Torino anche le “botte” che dicono sarebbero costretti a subire.

Devono essere pestaggi cruenti da parte dei crocerossini che li trastullano.




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