Usa, amministrazione Trump contro ‘discriminazione positiva’ dei Bianchi

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Il Dipartimento di Giustizia americano, in un totale rovesciamento rispetto a tutte le precedenti amministrazioni, indagherà le politiche di ammissione delle università americane sulla base di quella che viene definita “discriminazione positiva”: ovvero discriminare i bianchi poveri o della classe media, rispetto ai Neri o a individui di altre razze ‘protette’.

Le classi ricche non vengono toccate da queste politiche, visto che i loro figli possono pagare l’iscrizione, i figli dei lavoratori bianchi invece, vengono esclusi a favore di studenti neri, anche quando questi hanno risultati inferiori nei test di ammissione. La chiamano ‘discriminazione positiva’.

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L’amministrazione repubblicana chiederà al Dipartimento di Giustizia (DOJ) di indagare e perseguire le università del paese che usano queste politiche di ammissione che danneggiano i candidati bianchi delle classi medio basse. Che sono poi coloro che hanno eletto Donald Trump.

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Dalla sua creazione nel 1957, la Divisione diritti civili del Dipartimento di Giustizia si è sempre occupata di garantire che i diritti civili e costituzionali di tutti gli americani siano rispettati. Sempre a danno dei bianchi. Sotto la guida del Segretario Jeff Sessions, ex senatore dell’Alabama, ora si occuperà di difendere i diritti dei Bianchi.