Allarme: 1.200 miliziani di ISIS sono già entrati in Europa

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Il numero di immigrati di seconda generazione che si sono arruolati e sono andati ad addestrarsi nello Stato Islamico è passato da 18 (dicembre 2014) a 6.506 nel settembre 2016, ultimo dato disponibile nei dati più aggiornati di Europol. La stessa che lanciato qualche giorno fa l’allarme per 176 kamikaze islamici pronti a colpire in Italia e nel resto d’Europa.

Di questi, almeno ufficialmente, ne sono tornati il 30%, indicativamente tra 1.176 e 1.288. Nessuno però (vedi grafico) è tornato in Italia: ci salviamo perché non avendo lo ius soli, le seconde generazioni ancora recenti hanno più da perdere, se beccate a delinquere. Possono essere espulsi, a differenza di quello che accade in Francia, Belgio e GB.

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Per il Ministero dell’Interno, 87 immigrati islamici sono partiti dall’Italia tra gennaio 2011 e la fine di ottobre 2015 per andare in Siria a combattere per l’Isis o altre formazioni. Di questi, 57 dovrebbero essere ancora lì e 18 sono morte. All’Isis si sono uniti in 15, due sono entrati in Jabhat al-Nusra, mentre 7 combattono per forze di opposizione ad Assad laiche come l’FSA (Free Syrian Army). Solo 12 sono cittadini italiani e di questi 6 hanno doppia cittadinanza.

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Benché i terroristi provenienti dall’Italia siano pochi, sono considerati molto pericolosi. Attualmente, il livello di allarme per il rischio attentati in Italia è 2, che significa “rischio concreto”, a metà strada tra il livello 1 “rischio trascurabile” e il livello 3 “attentato terroristico in corso”. A cui arriveremo se non blocchiamo l’immigrazione islamica.