A Perignano, in Toscana, la festa di fine Ramadan la organizza la parrocchia. La festa principale di “īd al-fiṭr” nella cittadina pisana si farà sotto il campanile della chiesa di Santa Maria Assunta. Lunedì a partire dalle otto di sera al centro pastorale “Madre Teresa di Calcutta” per una cena, rigorosamente senza carne di maiale.
La cena è organizzata dal prete locale, dalla cooperativa “Il Cammino” e l’associazione “Bhalobasa”: perché i richiedenti asilo ospiti sono islamici.
L’idea è di don Armando Zappolini, presidente del Coordinamento nazionale comunità di accoglienza che ha stampato anche un manifesto con la scritta in arabo: “Noi abbiamo settanta persone accolte. Abbiamo dato loro uno spazio perché possano vivere questa festa di fine Ramadan e condividerla anche con noi come segno di attenzione e accoglienza”.
“E’ bello che organismi religiosi diversi possano uscire fuori dal coro di questo becero razzismo e di questa cattiveria che sta contaminando in modo sbagliato la nostra società. Purtroppo oggi la politica abbassa l’attenzione. Si inseguono gli umori della pancia”. La democrazia è un disturbo per l’imam Zappolini.
“Qui in canonica anni fa abbiamo dato spazio persino ad una scuola di formazione islamica. Abbiamo un’altra visione della vita”.