Disporre il blocco navale per fermare gli sbarchi degli immigrati si può. Ma lo fanno soltanto in occasione del G7 di Taormina. In occasione del vertice, infatti, il capo della Polizia Franco Gabrielli ha provveduto a blindare la Sicilia, ha chiuso Schengen, ripristinando i controlli alle frontiere per il periodo che va dal 10 al 30 maggio e ha disposto il blocco navale per evitare che l’onda continua del flusso migratorio possa raggiungere i porti sensibili. Perché per voi ci sono i ponti, ma per ‘loro’, gli oligarchi, ci sono i muri.
In questi giorni sono già arrivati in Sicilia tremila militari, cinquemila rappresentati delle forze dell’ordine e un numero impressionante di agenti dei servizi segreti. L’obiettivo è mettere in sicurezza Taormina e far sì che non ci siano brutte sorprese al G7.
Le misure sono operative da questa mattina. I porti siciliani di Ragusa, Siracusa, Catania e Messina sono già stati blindati: i barconi e i gommoni in partenza dalla Libia non potranno più attraccare. Le Ong che collaborano con il governo sono già state avvertite, gli scafisti anche?. “È stata rappresentata la necessità di realizzare a partire da oggi – si legge nell’informativa del capo della Polizia – una riduzione progressiva degli sbarchi a Messina e poi per l’intera Sicilia, evitando di impegnare i porti dell’isola: Messina dal 18 al 28 maggio, tutti gli altri dal 22 al 28 maggio”.

Perché per voi ci sono i ponti, per loro, gli oligarchi, i muri. Non fate quello che vi dicono di fare, fate quello che fanno loro.
Si dimostra che non esiste alcuna emergenza immigrazione. L’emergenza è artificiale: se volessero, dalla Libia non partirebbe nessuno. Sono loro che li vanno a prendere utilizzando anche le Ong, perché vanno riforniti i centri profughi di Coop, Vaticano e ‘ndrangheta. Spesso una entità singola.
