Onu choc: Arabia Saudita eletta in Commissione per i diritti delle donne

Vox
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L‘Arabia Saudita è stata eletta nella Commissione per i diritti delle donne delle Nazioni Unite. Il regno wahabita, in cui le donne non possono neanche guidare la macchina, è ora uno dei 45 Paesi che siedono nella Commissione delle Nazioni Unite che si occupa di “promuovere i diritti delle donne, documentare la realtà delle vite femminili in tutto il mondo e modellare le norme globali sulla parità di genere e l’empowerment (presa di coscienza dei propri diritti, ndr) delle donne”. IL femminismo 2.0

La nomina dell’Arabia Saudita è stata accolta con calore da Helen Clark, ex amministratore del programma di sviluppo delle Nazioni Unite e primo ministro della Nuova Zelanda. Su Twitter, alla domanda sull’elezione dei Sauditi alla commissione, la Clark ha risposto: “È importante sostenere quei Paesi che lavorano per il cambiamento per le donne. Le cose stanno cambiando, seppur lentamente.”

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Insomma, la Nazione che più di ogni altra discrimina le donne adesso viene incaricata dall’Onu di tutelarle. Potere dei rolex, e dei petrodollari. Che stanno finendo, ma che ancora oliano bene.

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Tanto per citare un esempio recente, a marzo l’Arabia Saudita ha lanciato il “consiglio dei giovani”, con tanto di foto pubblicitarie che mostrano 13 uomini sul palco e nessuna donna. Gli organizzatori (il governo di Riyad) hanno specificato che le donne erano coinvolte nell’evento di lancio, ma che erano obbligate a sedersi in una stanza separata. Separazione e discriminazione, ovvero quello che avviene da sempre in questo paradiso dei diritti umani.