Prefetto minaccia Sindaci ribelli: “Obbligati a prendervi i miei profughi”

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Il nuovo prefetto di Milano, la burocrate stipendiata profumatamente per fare da agente viaggi ai fancazzisti africani, tal Luciana Lamorgese, ha annunciato che invierà i richiedenti asilo anche ai Comuni che si rifiutano di accoglierli. Perché è obbligatorio.

«Siamo pronti a mobilitarci e scendere in strada a bloccare l’arrivo degli immigrati, come hanno fatto alcuni mesi fa i cittadini di Goro e Gorino nel ferrarese», ha dichiarato Paolo Grimoldi, segretario lombardo della Lega spiegando che «non c’è nessuna emergenza umanitaria, non c’è nessun esodo di siriani che fuggono dalla guerra» e proseguendo con l’attacco al governo e alle Ong: «Non possono essere i prefetti, semplici funzionari statali, a scavalcare le decisioni dei sindaci che rispondono ai cittadini che li hanno eletti».

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L’idea del prefetto è quella di inviare a tutti i Comuni una proposta di protocollo con l’indicazione dei contributi marchetta previsti dallo Stato per i sindaci che accetteranno gli invii. In pratica è tentata corruzione.

Ma con la postilla che chi non aderisce sarà invitato a presentare una controproposta per accogliere i fancazzisti, altrimenti sarà in ogni caso obbligato ad aderire all’accordo. Una proposta che non si può rifiutare.

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Il sindaco di Cologno Monzese (zero ospitati), il legista Angelo Rocchi, ha ribadito al prefetto di non volere fancazzisti. Motivo, nel territorio sussistono «molte difficoltà sociali: sfratti, disoccupazione. La gente ha paura dei migranti, non li vuole, teme la loro concorrenza. Non mi prendo questa responsabilità».

Rocchi ha poi spiegato al prefetto che a Cologno è stato avviato un progetto di un anno per «cercare di occupare cittadini senza lavoro nelle ditte che lavorano con il Comune, con tirocini da 300 euro al mese», che a suo avviso contrasterebbe con l’accoglienza dei richiedenti asilo, a cui il sindaco dovrebbe dare vitto, alloggio, percorsi di inserimento lavorativo: «Come lo spiegherei ai cittadini?», dice.

Basta parole: Maroni è il governatore della Regione, crei una milizia popolare di volontari che si opponga agli arrivi. Chiami alla rivolta tutti i cittadini italiani onesti contro quella che è una sostituzione etnica. Del resto lui è stato eletto dai cittadini italiani residenti in Lombardia, il prefetto, invece, è stato nominato da un governo di parassiti politici eletti da nessuno.

La sovranità deriva dal popolo, non dallo Stato.




2 pensieri su “Prefetto minaccia Sindaci ribelli: “Obbligati a prendervi i miei profughi””

  1. Amici Lombardi, ma voi pensate veramente che Maroni fara’ qualcosa per arginare la richiesta di la morgese? ricordatevi il suo operato da ministro dell’Interno….

I commenti sono chiusi.