Per questo motivo, Nicola Lodi, responsabile sicurezza e immigrazione della Lega di Ferrara, dovrà rispondere davanti alla magistratura. I carabinieri infatti lo hanno denunciato a piede libero per aver organizzato “una riunione pubblica in assenza delle previste autorizzazioni”, in “violazione delle norme sulle riunioni o sugli assembramenti pubblici”.
La denuncia è stata contestata a Lodi ieri mattina. E lui, dopo essersi recato presso la caserma dei carabinieri per la relativa identificazione, si dice orgoglioso di questa nuova querela che gli avvocati contesteranno. Si denuncia chi manifesta i propri diritti, le proprie paure e si denuncia chi difende i cittadini”.
L’ultima querela va a sommarsi alla denuncia di Parnasi per il blitz al Palaspecchi dello scorso ottobre e a quella per minacce intentatagli dall’affarista che gestisce Villa Modoni di Gaibanella.
Senza contare l’esposto di Tagliani di maggio per la presunta attività di intralcio e minacce a corpo amministrativo.
Ora questa nuova denuncia viene letta da Lodi come una rappresaglia politica, tanto che replica puntando il dito sulla maggioranza: “una cosa è chiara, non mi fermo ed andrò avanti più deciso, più determinato e sopratutto affiancato dai cittadini sempre più dalla parte giusta e non da quella del Pd. A San Bartolomeo abbiamo vinto noi, hanno vinto i cittadini, ha vinto la giustizia e ha fallito il Pd. Fossi in Modonesi e Pd farei un esame di coscienza. Ho più volte lanciato l’invito a sedersi attorno ad un tavolo per discutere, per trovare soluzioni avendo come risposta “Lodi non rappresenta politica”. La risposta sta nei risultati ottenuti”.