RIMINI, TROPPI BENGALESI: E’ ALLARME EPIDEMIA

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Appartamenti sovraffollati di immigrati, Ausl: “elevato rischio di trasmissione malattie infettive”

Si parte dal caso tutt’altro che limite, di 23 bengalesi stipati in un bilocale senza agibilità, a cucine infestate di parassiti e chiazze di umidità sui muri. Con la fine del periodo estivo è il momento dei bilanci per i carabinieri di Rimini che, insieme ai tecnici dell’Ausl, hanno controllato gli appartamenti cittadini sovraffollati di stranieri in precarie condizioni igieniche e sanitarie. Il fenomeno interessa numerose zone della città, e ad aumentare in maniera preoccupante è il peggioramento della situazione igienica.

Tra l’inizio dell’estate e settembre, sono stati 35 i servizi coordinati dai militari dell’Arma che hanno ispezionato 50 appartamenti, 25 dei quali già visitati in passato e risultati recidivi per il sovraffollamento. In 12 casi è stato necessario emettere un’ordinanza sindacale contingibile e urgente per lo sgombero mentre, in altri 14, è “bastata” un’ordinanza dirigenziale, così dovranno tornarci una seconda volta. Sono state 305 le multe elevate, una per ogni persona in più rispetto alla capienza massima dell’abitazione.

Secondo quanto emerso dagli accertamenti dei carabinieri, inoltre, l’affittuario delle case è quasi sempre un cittadino bengalese che risiede in città e che, a sua volta, è anche il titolare di un negozio. Grazie alle liberalizzazioni di Bersani, le città sono infestate di ‘negozi’ bengalesi.

Nel periodo estivo subaffitta la casa ad altri connazionali i quali, poi, vanno a fare i venditori abusivi in spiaggia o lungo i viali. Con il beneplacito del Sindaco.

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Per un posto letto, che in realtà è un materasso steso a terra, l’inquilino arriva a pagare anche 100 euro al mese. La statistica registra un aumento esponenziale dei bengalesi.

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“Ringraziamo i carabinieri per questo tipo di attività – ha spiegato il dottor Francesco Toni, responsabile dell’Igiene e Sanità Pubblica dell’Ausl – che difficilmente potremmo svolgere solo con i nostri mezzi. Il peggioramento delle condizioni igieniche delle case che abbiamo visitato è un forte rischio per la sanità pubblica: in questi casi di estremo sovraffollamento in condizioni igieniche praticamente nulle, infatti, rischiano di portare alla diffusione di malattie come tubercolosi e scabbia. Nelle nostre visite abbiamo registrato casi e, a Rimini, in un anno abbiamo potuto constatare 60 malati di Tbc e oltre un centinaio di scabbia”.

“Nel corso dell’estate 2016 – ha concluso il maggiore Ferruccio Nardacci, comandante della Compagnia Carabinieri di Rimini – sono stati 8 i proprietari delle abitazioni che, non dando corso alle ordinanze di ripristino, sono stati denunciati. In tutti gli appartamenti risultati sovraffollati, il contratto di affitto è stato girato ad Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza che, a loro volta, hanno eseguito un accertamento patrimoniale sui padroni di casa. Quello del sovraffollamento, dopo 3 anni di continui controlli, è diventato un problema molto sentito da parte della cittadinaza che, ultimamente, ci ha fornito preziose indicazioni per individuare le case dove, gli stranieri, vivono ammassati”.