VICENZA: PD TRASFORMA CAPANNONI IN ACCAMPAMENTI PER CENTINAIA DI FINTI PROFUGHI

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VICENZA – Il prefetto di Vicenza vuole mettere a disposizione alcuni capannoni dismessi in zona industriale per l’arrivo di nuovi fancazzisti africani scaricati in Italia dal suo boss Renzi.

“Quanto sta accadendo sul tema migranti è vergognoso. Prima gli hanno sistemati in hotel, poi negli appartamenti e adesso nei capannoni. Mancano solo i campi profughi a cielo aperto e poi possiamo ufficialmente dichiaraci la nuova Calais. Il problema sta a Roma ma nessuno dei nostri amministratori politicamente vicini al Governo, tantomeno il Sindaco di Vicenza nonché Presidente di Provincia e presidente UPI, hanno mai mosso un dito.
Questa non è accoglienza, è schiavismo, e chi lo sostiene è complice del sistema”. Dure le parole del segretario cittadino della Lega Nord Matteo Celebron per commentare l’ipotesi di utilizzare un capannone dismesso in zona ovest per l’arrivo di nuovi richiedenti asilo. Chiaro il riferimento a Calais, noto anche come “Giungla”, un campo profughi a cielo aperto che si trova nel nord della Francia, diventato il simbolo del degrado e dell’inefficienza europea nel gestire i migranti.
“Non smetterò mai di denunciare il business dell’immigrazione – afferma Celebron. Hotel, appartenenti e adesso anche capannoni dismessi, diventano vere e proprie macchine da soldi per chi gestisce l’arrivo dei migranti. E’ chiaro e lampante che il continuo flusso di queste persone sta ingrassando i portafogli di qualcuno, il caso di mafia capitale ne è l’esempio”.
“Sono stanco – continua il segretario del carroccio – sentir dire che a parole Variati è contrario all’arrivo, salvo poi accettare i migranti senza battere ciglio. La soglia di tolleranza in città e provincia e satura da tempo. Campo Marzo ogni giorno pullula di nulla facenti che rafforzano le fila dello spaccio di droga. Sarebbero questi i personaggi che fuggono dalla guerra?”.
“E’ vero che il fenomeno non è solo locale – continua Celebron – ma va anche precisato che esistono fior fior di esponenti espressione della maggioranza che governa il Paese. Dove sono parlamentari del PD vicentino? Achille Variati, Presidente dell’Unione delle Province Italiane cosa ha prodotto fino ad oggi? Nulla, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Le soluzioni ci sarebbero, basta solo avere la volontà di attuarle. Variati – conclude Celebron – vuole iniziare un percorso concreto per il blocco degli arrivi? Sottoscriva il documento presentato dai governatori di Liguria, Lombardia e Veneto”.

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Alessandro Cegalin, Portavoce di Vicenza ai Vicentini invece afferma: “Delirante. Altro aggettivo non ci viene in mente per definire la situazione dell’ accoglienza in città. La decisione della prefettura di creare un centro di accoglienza(HUB) per 80 immigrati in un capannone in via del Commercio, a ridosso della Fiera e delle attività industriali della città segna, a nostro avviso, il passo definitivo che certifica la totale impotenza del Prefetto nel controllo dell’ arrivo indiscriminato di migranti in territorio vicentino. E quel che veramente ci fa infuriare è che ancora non ci si vergogni ad attribuire all’ “emergenza” il disastro in atto. Non ci si prenda in giro. Non si insulti l’ intelligenza dei cittadini. La parola giusta è “incapacità”! Meglio, menefreghismo riguardo alle conseguenze del proprio operato. Che Roma da tempo non sia più in grado di prevedere la portata dei flussi di arrivi e di programmarne la distribuzione in territorio nazionale è cosa nota. Che il Prefetto, quindi, parli di “improvvise” difficoltà legate all’ ultimo arrivo di 190 immigrati e di essersi rassegnato a programmare alla giornata, è fatto gravissimo. O intende imputare la sostanziale ed evidente assenza di programmazione preventiva alla mancata collaborazione dei sindaci della Provincia? Bell’ esempio di coerenza: prima si arroga la totale responsabilità e facoltà di decisione nello smistamento degli pseudo-profughi (solo il 10%ha realmente diritto di asilo), infischiandosene delle giustificate proteste degli amministratori locali, e poi li indica come prima causa del disastro accoglienza.
Vicenza ai Vicentini sostiene che l’ operato del Prefetto, riassumibile ormai in soluzioni improvvisate e di fortuna, stia pericolosamente incrinando il rapporto tra Prefettura e Sindaci, tra Stato e territorio, e cosa ancor più grave, quello tra popolazione ed Istituzioni spargendo il seme del rifiuto e dell’odio nelle nostre comunità violentate ed esasperate. Siamo altresì convinti che i cittadini abbiano perfettamente capito che gli unici responsabili del disastro-accoglienza e dei problemi ad esso correlati siano il Prefetto e le varie cooperative ed operatori privati che lucrano biecamente sulla pelle dei migranti. Lo stesso Prefetto che si permette di dichiarare che “il terzo mondo siamo noi” : lo consideriamo un vero e proprio insulto, che rispediamo al mittente a nome di tutti i vicentini che condividono e sostengono le posizioni e l’ azione di Vicenza ai Vicentini e dei comitati che combattono per una società realmente civile, rispettosa della volontà della comunità.

La Commissione europea sostiene che l’Italia potrà sforare il patto di stabilità per affrontare alcune emergenze tra cui il sisma e l’emergenza dei flussi migratori, vale a dire l’accoglienza dei sedicenti profughi. “Ma non era l’Europa a pagare i conti sull’emergenza dei profughi?” – si chiedono retoricamente gli attivisti del comitato PrimaNoi?.
Intanto solo in Veneto le cooperative non ricevono soldi da mesi avendo uno scoperto di milioni di euro con lo Stato, debito che “sarà pagato da noi contribuenti italiani perché l’invasione deve continuare -accusa il portavoce Alex Cioni-, mentre per le migliaia di esodati che non riescono ad andare in pensione pur avendo lavorato una vita, per i giovani disoccupati, per le imprese asfissiate dal fisco, i soldi non ci sono. D’altronde, se i primi scafisti sono i rappresentanti del Governo -rincara la dose Cioni-, come si può immaginare che il cane mangi un altro cane?. In questo affare non potevano mancare le banche, le quali sono divenute il socio azionista principale delle cooperative”.
Nel frattempo nel capoluogo berico aumentano le proteste per una presenza di richiedenti asilo superiore ad ogni peggiore previsione.
“Avevamo profetizzato in tempi non sospetti che il sistema dell’accoglienza sarebbe collassato -spiega Cioni- ma il prefetto Soldà si è ostinato a rappresentare orgogliosamente la quinta colonna del Governo Renzi fregandosene dell’opposizione sostenuta dalla maggioranza dei sindaci e della popolazione”.
Per il portavoce di PrimaNoi sostenere che attraverso l’accoglienza diffusa si risolverebbero molti problemi significa “diffondere menzogne sapendo di mentire perché il problema è relativo ai flussi in continuo arrivo dal sud Italia non alla scarsa collaborazione dei Sindaci”. “A meno che non si chieda ai Primi cittadini di fare gli agenti immobiliari per conto delle cooperative, visto che la gran parte dei Comuni della provincia non hanno alloggi pubblici nemmeno per gli italiani”.
Insomma, il problema oggettivo per il comitato è l’assenza di una volontà politica volta a disincentivare le partenze dalle coste libiche: “In mare continuano a morire nonostante il Mediterraneo sia pattugliato dalla Marina di tutta Europa perchè i trafficanti li fanno salire su qualsiasi carretta galleggi, sicuri che saranno prelevati dopo poche miglia di navigazione. Un Governo cosciente della gravità della situazione, tra le tante cose che potrebbe fare, è di utilizzare i propri militari per distruggere tutto ciò che ha la parvenza di una barca sulle coste libiche” – ha chiosato Alex Cioni.