Il candidato alla presidenza degli Stati Uniti, il favorito Donald J. Trump, ritratto in copertina sul nuovo numero dell’Espresso, in edicola da domenica 18 settembre, come nuovo Lenin, leader di una ‘rivoluzione al contrario’: “Avanti populismo!”, anziché “Avanti popolo”.

Il settimanale lancia così il servizio di copertina sul populismo in Europa e negli Usa, denunciando – dal loro punto di vista di giornaletto per le élites corrotte e globaliste – il rischio di un domino.

”A un secolo dalla rivoluzione d’Ottobre – scrive l’Espresso, denunciando la mai sopita nostalgia per l’Unione Sovietica – se ne prepara un’altra di segno opposto, che idealmente viene a corrispondere anche per data. Negli Usa si voterà il 7-8 novembre. Il domino, secondo l’Espresso, è partito con la Brexit e vede oggi a rischio altre tessere che vanno dall’Ungheria agli Stati Uniti, dall’Austria all’Olanda, alla Francia e alla Germania. Passando ovviamente per l’Italia”.

Il Populismo, come loro lo definiscono, è in realtà l’unica vera forma di democrazia. Non quella farlocca che ti fa eleggere un manipolo di prostitute che poi decide cosa è meglio per te.