REGGIO EMILIA – Sono stati condannati in tribunale i tre georgiani che erano stati arrestati il 22 luglio dalla polizia dopo un tentato furto in una palazzina di via Lulli, nella zona dell’acquedotto. La vicenda aveva creato grande clamore perché uno di loro, dopo essere stato scarcerato in attesa del processo, all’uscita dal tribunale aveva intonato “Italia” di Mino Reitano.
Ieri mattina il giudice Luca Ramponi, al termine di un processo con rito abbreviato, ha condannato i tre. Si fa per dire. Il pregiudicato della banda, un 35enne, ha preso un anno e resterà dentro. I complici di 36 e 41, incensurati – ma solo perché nessuno li aveva mai presi – se le sono cavata con quattro mesi, pena sospesa. Due di loro sono senza permesso si soggiorno e un terzo in via di regolarizzazione. Ladro in via di regolarizzazione.